In mostra a Cassino, presso la Biblioteca, i quadri di Ciccio Franzese

In mostra a Cassino, presso la Biblioteca, i quadri di Ciccio Franzese

25 Maggio 2015 0 Di redazione

Da giovedì 21 maggio fino a domenica prossima è possibile visitare a Cassino presso la galleria d’arte della Biblioteca Comunale la mostra di pittura del noto artista del cassinate Francesco Franzese, in arte Ciccio.

Ciccio Franzese, nato a Nola (Na), dal 1960 vive ed opera a Cassino. E’ diventato infatti uno tra i più noti e apprezzati artisti della Ciociaria. Inoltre ha insegnato per molti anni presso il Liceo Scientifico Pellecchia. Ha tenuto mostre personali e di gruppo ricevendo premi e riconoscimenti a rassegne e concorsi in Italia e all’estero. Della sua opera, oltre alla Rai e ad altre emittenti locali, si sono occupate le più importanti riviste d’arte, la stampa nazionale e locale.

Più di un critico ha parlato dei messaggi di Franzese, facendoli coincidere con la sua nostalgia per una natura diversa, ancora intatta o comunque riscattata dalle manomissioni e dai disastri ecologici recenti.

Il nuovo ciclo che Franzese inaugura in questa mostra sottende , dietro un realismo apparen­te, facilmente decodificabile in termini naturalistici, una più complessa dinamica mentale conciliata con l’esigenza di espressione e comunicazione del «messaggio» in termini figurativi.

La pittura del Prof. Franzese è la pittura di un vero artista che, attraverso forme, colori, immagini, tocca l’animo di ciascuno di noi, racconta la nostra storia, il nostro sentire, le nostre emozioni.

Nei suoi quadri si toccano tutte le sfumature del vivere umano: la nostalgia, la pace, la gioia, il dolore, in un continuo rapporto introspettivo dell’anima con se stessa e, al contempo, in un continuo dialogo con il mondo e con gli altri uomini.

I suoi quadri palpitano di vita, di calore, di bellezza, fino ad essere vivi e veri, protagonisti di un silenzioso e ricco racconto. Uno stile fatto di ascolto delle cose, di osservazione attenta e rispettosa, capace di cogliere ogni dettaglio senza mai sciuparlo o banalizzarlo.

Chi conosce l’arte di Franzese, non può che vedere la pittura, la sua pittura, come un elemento prezioso, ricco, quasi necessario per la sua luminosa bellezza e profondità.

Ad abitare la sua tavolozza sono in genere fiori di campo o gerani dal colore rosso vivo, che animano balconi e finestre di case, delineate nella loro essenzialità geometrica; campi dove il colore prevalente è il verde; marine, in cui l’azzurro del cielo sembra quasi sprofondare nel mare e fondersi in esso; alberi, e tra questi soprattutto il pino mediterraneo, con un sottobosco da cui fanno bella mostra funghi di vari colori.

In questi paesaggi la figura umana è del tutto assente; essa, invece, si manifesta nella forma del ritratto o del nudo, dove tocca tratti di rara espressività e bellezza.

Tutta l’opera di Franzese, comunque, si esplicita in una visione pittorica di cristallina limpidità che è frutto di un lungo e faticoso magistero, che non si traduce mai in perfezionismo astratto, ma sempre rivela grande sensibilità.

In tempi in cui il tecnicismo più esasperato, il materialismo più cupo, l’arrivismo più sfrenato sembrano dominare incontrastati, l’arte in genere, e quella di Franzese nel caso specifico, deve essere sempre più amata da noi, perché, per dirla alla Flaubert “fra tutte le menzogne è ancora quella che mente di meno”.