A Frosinone scoperta una centrale dello spaccio simile a quelle di Scampia

A Frosinone scoperta una centrale dello spaccio simile a quelle di Scampia

13 Giugno 2015 0 Di redazione

Una centrale dello spaccio realizzata sull’impronta di quelle napoletane. Il blitz scattato questa mattina al Casermone di Frosinone ha portato alla luce una attività di vendita della droga che aveva modalità del tutto simili a quella ben nota di Scampia, fatta di portoni blindati realizzati in aree condominiali di palazzine popolari. I carabinieri del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Frosinone, unitamente a personale della locale Squadra Mobile, coadiuvati dai militari delle dipendenti Stazioni Carabinieri e da unità cinofile della Polizia, unitamente a una squadra di vigili del fuoco, sono intervenuti avendo avuto notizie che all’interno del caseggiato di edilizia popolare, in viale Spagna, il cosiddetto “CASERMONE”, era stata creata una vera e propria ‘PIAZZA DI SPACCIO’,.

In particolare lo spaccio avveniva nella parte bassa di uno dei vani scala, appositamente modificato con porte e finestre blindate dotate di feritoie destinate alla compravendita di sostanza stupefacente del tipo cocaina, hashish e marijuana. Il luogo, in cemento armato a tutti gli effetti è risultato essere un bunker al quale di fatto si poteva accedere solo attraverso una porta blindata costantemente vigilata, sia all’interno che all’esterno.

Il repentino intervento del personale operante ha sortito un primo risultato positivo perché ha permesso di bloccare due “vedette”, S.G. di 45 anni censito, e R.C. di 22, vicine alla porta blindata, mentre la persona posta all’interno S.A. di 20 anni, censito, addetto alla vendita, approfittando del tempo tecnico necessario per abbattere le strutture blindate è riuscito a far perdere momentaneamente le proprie tracce, prima di essere rintracciato all’interno del suo appartamento dove si era rifugiato.
La successiva perquisizione permetteva di rinvenire e sequestrare nella sua disponibilità: n.1 dose di hashish del peso lordo di gr.1,50; n.1 bilancino elettronico di precisione e 2 piastre utilizzate per la termo-sigillatura; n.4 panetti di mannitolo del peso complessivo di gr. 34; la somma di € 105,00, provento dell’attività illecita; appunti con la contabilità della ‘piazza di spaccio’;  svariato materiale per il taglio e il confezionamento dello stupefacente. Nel frangente in cui il personale ha dovuto superare gli ostacoli ‘fissi’ presenti, non si esclude che qualcuno sia riuscito a disfarsi della sostanza stupefacente. Nell’abitazione di una delle due vedette, S.G. situata a pochi km dal caseggiato oggetto della perquisizione, veniva rinvenuta una cassaforte abilmente occultata all’interno del cassetto cenere di un camino, al cui interno vi erano 25.000 euro, tutti in banconote da 50 euro, suddivise in pacchetti da 5.000 cadauno, opportunamente sigillati sottovuoto; una seconda cassaforte in camera da letto contenente una busta aperta con 33 banconote da 50 euro, per la somma complessiva di 1.650 euro.

Nell’orto limitrofo all’abitazione, nella disponibilità del soggetto, veniva rinvenuto un tubo di pvc sigillato, interrato, con all’interno un fucile semiautomatico da caccia, marca REMINGTON cal. 7,65 con relativo munizionamento (23 colpi), oggetto di furto in Frosinone nel 2013; una pistola semiautomatica, marca BERETTA cal. 9, di provenienza sconosciuta e 12 colpi dello stesso calibro; diverso materiale per il confezionamento di stupefacente e altro necessario per la contabilità dello spaccio.

Venivano, inoltre, rinvenuti nei locali condominiali e sequestrati a carico di ignoti un termo-sigillatrice, due bilance elettroniche, un bilancino di precisione; un panetto di mannitolo, da 10 gr, quale sostanza da taglio; una grossa quantità di materiale per il confezionamento dello stupefacente. L’operazione, che ha permesso di disarticolare la ‘piazza di spaccio’ denominata “finestrella”, si concludeva con l’arresto di S.G. per il reato di “detenzione illegale di armi e munizioni” ed il suo deferimento in stato di libertà per “ricettazione”, mentre per tutti e tre gli individui scatterà la denuncia per “concorso in spaccio di stupefacenti”. L’arrestato al termine delle formalità di rito verrà associato presso la Casa Circondariale di Frosinone.