All’estero i ricavi, in Italia dichiaravano le spese. Evansione fiscale da 35 milioni scoperta dalla Finanza a Fiuggi

All’estero i ricavi, in Italia dichiaravano le spese. Evansione fiscale da 35 milioni scoperta dalla Finanza a Fiuggi

11 Giugno 2015 0 Di redazione

Una base imponibile di circa 34 milioni di euro recuperata a tassazione, rilievi ai fini I.V.A per oltre 1,5 milioni di euro e una persona denunciata per evasione fiscale: è questo il risultato dell’operazione “Black Code” condotta dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Fiuggi nei confronti di un’azienda operante nell’alta ciociaria nel settore energetico.
L’operazione di servizio, eseguita attraverso un’attività di verifica fiscale, è scaturita da una serie di accertamenti che avevano consentito di rilevare che la società, nei bilanci e nelle dichiarazioni fiscali presentate, aveva esposto negli anni, in maniera quasi sistematica, un risultato di esercizio in perdita.
La conseguente attività di verifica fiscale, condotta attraverso l’esame della documentazione amministrativo – contabile reperita presso la sede della società, ha consentito di rilevare una serie di rapporti commerciali intercorsi tra l’impresa controllata ed alcune società aventi sede in Paesi a fiscalità privilegiata, comunemente noti come “paradisi fiscali”, per importi di assoluto rilievo.
Il legislatore fiscale, per le situazioni della specie, ha introdotto nell’ordinamento giuridico nazionale alcune norme antielusive che obbligano il soggetto economico controllato a fornire elementi probatori tali da consentire di definire certe ed effettive le operazioni commerciali dichiarate.
La verifica delle Fiamme Gialle ha individuato l’irregolarità della contabilizzazione di tutti i costi e la loro indeducibilità, per cui è stato proposto il recupero a tassazione a cura dell’Agenzia delle Entrate.
Nei confronti della società verificata, inoltre, è stato constatato l’omesso versamento dell’imposta sul valore aggiunto per un ammontare di oltre 1.500.000 di euro.
Al termine dell’attività ispettiva il legale rappresentante della società – un quarantacinquenne abitante nell’alta ciociaria – è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Frosinone per reati tributari.