Villaggio di Montecassino, l’imprenditore spiega il suo accordo con la Polonia e la strategia per rilanciare l’Albaneta

Villaggio di Montecassino, l’imprenditore spiega il suo accordo con la Polonia e la strategia per rilanciare l’Albaneta

19 Dicembre 2015 0 Di redazione

Cassino – Il Villaggio di Natale a Montecassino sembra avere le ore contate. Una sorta di parco giochi con richiami natalizi e annesso presepe realizzato nei resti del Monastero della Madonna dell’Albaneta è stato vinto da un accerchiamento fatto da associazioni ambientaliste e culturali da una parte, ambasciata Polacca e Comune di Cassino dall’altra.
cancello albaneta
Oggi l’amministrazione ha diffidato la proprietà a mantenere il cancello all’ingresso dello stradello dal quale si accede sia all’area attrezzata a Villaggio, sia ai monumenti posti a ricordo dei caduti della seconda guerra mondiale. Il cancello sarebbe su area pubblica. Da dieci giorni, quel cancello poteva essere varcato solamente pagando un biglietto di ingresso. Turisti in visita ai monumenti alle migliaia di giovani caduti nel corso della guerra, erano trattati alla stregua di chi arrivava all’Albaneta per divertirsi.
albaneta
Uno scempio definito a pagamento che la Polonia non ha accettato e lo ha fatto diventare un caso internazionale con nota di protesta inviata direttamente all’Ufficio affari Esteri Italiano.
Dal canto proprio, i responsabili dell’iniziativa privata erano forti di un contratto di affitto dei terreni dell’Albaneta; una forza concessa loro dalla comunità monastica che quei terreni li aveva dati in affitto. Un clamore che ha messo spalle al muro un po’ tutti, forse anche la stessa Abbazia considerando che buona parte dei pullman che arrivano nella casa di San Benedetto sono targati Polonia e, l’ondata di sdegno che è arrivata proprio dal Paese dell’Est, rischiava di intaccare anche questa tendenza. Quindi il passo indietro di oggi con l’impegno a rimuovere il “Villaggio” entro lunedì prossimo. Ci si chiede se il cancello su area pubblica, fino ad allora, sarà aperto o chiuso?
JCR (4)
Intanto però in serata è arriva una nota stampa a firma dell’associazione Albaneta di Montecassino ONLUS con la quale, un po’ si chiede, un po’ si pretende, un po’ si minaccia per la pubblicazione il contenuto che noi, invece, felicemente pubblichiamo perché così facendo, oltre a rispettare il diritto di replica, diamo la possibilità a chi legge di farsi un’idea dello spessore dei protagonisti della vicenda. La nota giunta via mail è anticipata da questo messaggio: “In allegato il Ns comunicato stampa, con una decisione puramente personale ed indipendente da azioni o pressioni esterne, volta come evidente dalle comunicazioni ufficiali di oggi tra il Ns rappresentante Daniele Miri e L’ambasciatore Tomasz Orlowski, a stabilire un tavolo per la riqualifica dell’importante area locata, con l’invito dell’ambasciatore alla partecipazione delle più note Nazioni Mondiali, che hanno preso parte agli scontri bellici della seconda guerra.
Proprio perché il Natale deve essere momento di aggregazione e non di discussione.
Invito i giornale tutti. qualora vogliano ricevere sempre i ns comunicati, anche futuri, di attenersi ai Ns contenuti, visti anche alcuni errori commessi nei giorni scorsi, che ci hanno portato a dover prendere provvedimenti nei loro confronti.
Saluti
Ass.ne Albaneta di Montecassino ONLUS
DM”
Insomma, un tavolo tra l’imprenditore, l’ambasciata polacca e altre nazioni per stabilire il futuro dell’Albaneta. I toni che abbiamo registrato in questi giorni confrontandoci personale dell’Ambasciata polacca ci fanno ritenere improbabile questa ipotesi, ma potremmo anche sbagliarci.
Il comunicato stampa, testuale, invece recita:
“Comunicato Stampa 18.12.15 ore 11.15 – ASSOCIAZIONE ALBANETA MONTECASSINO ONLUS
In merito alle vicende avvenute nei giorni precedenti e alle polemiche scaturite sull’evento denominato “villaggio di Natale a Montecassino” il sottoscritto Miri Daniele, presidente dell’Associazione Albaneta di Montecassino ONLUS, precisa quanto segue.
L’evento “villaggio di Natale a Montecassino” è stato organizzato nel pieno rispetto delle regole ed ha tutti i requisiti previsti dalla legge, infatti, nonostante i numerosi esposti e controlli operati dagli enti preposti, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino ha ritenuto non dover convalidare il sequestro operato dalla Polizia Municipale di Cassino.
L’iniziativa, puramente benefica, è stata concepita come un momento di gioia, di riflessione, con una forte motivazione legata al sacro Natale e organizzata nel pieno rispetto dei luoghi. Si è cercato, inoltre, di valorizzare un sito in completo stato di abbandono, rendendolo accessibile e permettendone la visita alle famiglie, agli anziani ed ai disabili, in una atmosfera serena, di pace e di gioia per i più piccoli. Le numerosissime presenze registrate nei pochi giorni di apertura hanno confermato la validità dell’evento e i rispettivi complimenti ricevuti.
Alcune forti polemiche che hanno invece avvelenato il clima, oltre alla strumentalizzazione di alcune associazioni ed organi di stampa, che hanno cercato di incrinare i nostri rapporti con la Polonia, la quale è intervenuta con forte motivazione sull’iniziativa, ci ha portato a riflettere sul proseguo dell’evento, che, se non contornato da un clima esclusivamente di serenità e gioia, fa perdere il suo significato di pace, che era il principio sul quale è nato.
Questa mattina abbiamo convenuto anche con il Rev.mo Dom Ogliari, Abate di Montecassino, la soluzione che riteniamo più giusta, nel pieno rispetto che nutriamo verso tutti ed in particolare modo verso il popolo Polacco, con un grande senso di comprensione e responsabilità verso la loro opinione.
Con questa linea di principio, basata su sani valori di condivisione, è stato quindi deciso che a partire da lunedì 21.12.15 l’area natalizia, allestita lungo il percorso, sarà rimossa e verrà lasciato solo il presepe del Maestro Fontanini quale simbolo di pace e di serenità del Santo Natale.
Per lo stesso principio di correttezza comunichiamo che daremo occasione per questo ultimo weekend, Sabato e Domenica con orari dalle ore 11.00 alle ore 20.00, di visitare il percorso, con il piccolo Villaggio di Natale, al solo fine di venire incontro a quelle famiglie che hanno già pianificato e prenotato la visita, provenienti anche da regioni lontane.
Ci preme sottolineare che tale decisione è stata concertata anche con l’ambasciatore polacco Tomasz Orlowski il quale ha manifestato espressamente per iscritto, grande sollievo per la nostra scelta autonoma e la volontà di intraprendere una azione positiva e costruttiva con la nostra associazione, coinvolgendo le rappresentanze diplomatiche delle maggiori Nazioni Mondiali, i cui soldati sono caduti durante la seconda guerra, per un progetto di riqualificazione dell’area in sintonia con lo spirito dei luoghi.
Speriamo di trovare in futuro lo stesso spirito di collaborazione anche con il Comune di Cassino.
Questa decisione non è evidentemente dettata da problematiche amministrative che mai avrebbe portato ad un eventuale chiusura ma vuole evidenziare ancor più l’inesistenza della finalità commerciale o speculativa dell’evento di Natale, che è sempre stata da noi respinta con determinazione.
Avendo raccolto anche le opinioni positive che ci indicano come l’unica attrattiva per le famiglie in questo periodo di Natale, invitiamo l’Amministrazione Comunale, il Sindaco, a contattarci tempestivamente qualora ritenessero opportuno, installare in altro luogo, gli addobbi del Villaggio di Natale. Nelle prossime settimane annunceremo un convegno aperto anche ad idee ed iniziative da sottoporci, con uno spirito meritocratico verso ciò che riterremo di buona base progettuale e di concezione.
Associazione Albaneta di Montecassino ONLUS, Miri Daniele”.
Ci si creda o no, queste sono le motivazione dell’associazione Albaneta.
Chiuso, a quanto pare, il discorso del Villaggio di Natale in un luogo che deve essere di riflessione per la perdita di tante vite umane, resta aperta un’altra questione, quella relativa al birrificio e al B&B che nella stessa area sembrano essere previsti. Ma questa è un’altra storia e… ci si penserà domani.
Ermanno Amedei