Mozione del Carc al consiglio comunale Cassino per chiedere risarcimento danni all’Abbazia di Montecassino

Mozione del Carc al consiglio comunale Cassino per chiedere risarcimento danni all’Abbazia di Montecassino

2 Febbraio 2016 0 Di redazione

Cassino – Sarà discussa il dieci febbraio in consiglio comunale a Cassino, la mozione presentata questa mattina dal consigliere Vincenzo Durante del Partito Carc con la quale si chiede all’amministrazione comunale di adoperarsi per recuperare 90 mila euro di Tarsu/Tari e Imu/Ici evasi dalle strutture religiose negli anni compresi tra il 2010 e il 2015. Ma non solo, nella stessa mozione il Carc ritiene che l’Abbazia e l’abate Vittorelli debbano risarcire la comunità per 15milioni di euro, comprendendo in questa cifra, i danni di immagine ed economici subiti dallo scandalo Vittorelli e da tutte le tasse non pagate nel corso degli anni dalle strutture religiose. “E’ ora che chi ha responsabilità se le assuma anche politicamente – ha detto Durante a margine della conferenza stampa di stamattina con cui ha presentato la sua iniziativa e alla quale ha preso parte anche Andrea De Marchis segretario federale del Partito dei Carc Lazio – Abbiamo preparato una mozione arrivata ieri sul tavolo dei capigruppo consiliari e verrà discussa in consiglio comunale il 10 febbraio. Spero che tutti i consiglieri comunali la studino prima dell’assise perché l’argomento va trattato con cognizione di causa. La mozione è articolata e comprende anche un accertamento fatto all’ufficio tecnico in cui si evince che non vi sono contratti per la fornitura idrica in abbazia; vorrei sapere allora come si rifornisce di acqua il monastero. Non pagano acqua, smaltimento dei rifiuti, tasse sugli immobili, non subiscono balzelli come invece li deve subire ogni qualsiasi ciattadino e questo non è equo. A questo aggiungiamo poi la vicenda scandalosa dell’ex abate Vittorelli, che è stato anche a capo di quella che era la diocesi di Cassino, e di come spendevano i fondi che dovevano essere spesi per la povera gente. Una vicenda di cui i vertici ecclesiastici non potevano non sapere, quindi con chiare responsabilità. Una vicenda che ha certamente arrecato un danno all’immagine della città con chiare ripercussioni anche sul turismo. Vogliamo sensibilizzare laici e cattolici sul fatto che questa servitù nei confronti del monastero deve finire”. Quindici milioni di euro, quindi, sarebbero un risarcimento forfettario che secondo il consigliere comunale Durante e il suo partito andrebbero investiti per la città. “Non certo per ripianare buchi di disavanzo dovuti a parcelle di dirigenti o professionisti, ma per aggiustare strade e dare i servizi alla gente”.

Er. Amedei