La Forestale indaga sui lavori nell’area archeologica di Cassino
18 Marzo 2016Cassino – La Guardia Forestale sembra si stia interessando alla vicenda dei lavori di pulizia o sbancamento nella zona archeologica di Cassino denunciati dagli ambientalisti. Grossi e Avella, nei giorni scorsi, hanno denunciato i lavori ritenendoli invasivi anche perché effettuato con l’ausilio di un escavatore cingolato. I forestali sono stati visti più volte sui luoghi dell’intervento, e presso l’ufficio tecnico del comune probabilmente per verificare l’iter autorizzativo dei lavori. Conferma a quanto diciamo anche una nota scritta da Enzo Evangelista, Tecnico scientifico della Sovrintendenza il quale pone anche dei quesiti. Il tecnico, si legge nella nota, sarebbe stato ascoltato dai Forestali nei locali del museo archeologico, e avrebbe rilasciato dichiarazione spontanea.
“Mi sono attenuto a quanto mi compete e nel pieno rispetto dei miei poteri per la difesa e la salvaguardia del patrimonio artistico e storico. Io mi chiedo – continua Evangelista – lavoriamo nell’area del museo Archeologico dal 1979 con continui interventi di manutenzione su strutture con taglio di piante e erbacce e sfalcio su aree erbose senza essere stati contestati per dannoâ€.
Per concludere Evangelista avanza un dubbio. “Ai signori che contestano l’operato chiedo, è legale effettuare foto e video con drone su un’area archeologica protetta con vincolo archeologico di prima categoria e con il divieto specifico di effettuare foto e video?â€. Insomma la vicenda sembra assumere tosi sempre più accesi.
Ermanno Amedei
Edoardo Grossi avanza un dubbio: è legale che un funzionario del Museo Archeologico, senza alcun incarico può rilasciare dichiarazioni? Oppure è il direttore del Museo Archeologico, autorizzato dal Ministero dei Beni e Attività Culturali, a rilasciare dichiarazioni alla stampa?
Per quanto riguarda le foto, tutto ciò che si può liberamente vedere, si può liberamente fotografare. Le foto sono state realizzate dall’esterno dell’area (chiusa da un cancello) e per una giusta causa (denunciare uno scempio senza precedenti, Attila avrebbe risparmiato almeno l’erba) e non per utilizzo a scopo di lucro. Al signore che contesta la realizzazione delle foto lo invito a denunciarci, se ritiene che abbiamo commesso un reato.