Cassinati nell’attentato di Nizza: “Ho visto il terrore negli occhi della gente che fuggiva!” il racconto di Gianni Cicchetti

Cassinati nell’attentato di Nizza: “Ho visto il terrore negli occhi della gente che fuggiva!” il racconto di Gianni Cicchetti

15 Luglio 2016 0 Di Felice Pensabene

Nizza РEra partita per una vacanza a Nizza la famiglia cassinate e per fortuna non si ̬ trovata nella carneficina di ieri sera sulla Promenade Des Anglais. Gianni Cicchetti, conosciuto ed apprezzato musicista cassinate, e la moglie erano come altre centinaia di migliaia di francesi e turisti a Nizza per una vacanza ed erano sulla Promenade per assistere allo spettacolo pirotecnico in occasione della Festa nazionale francese del 14 luglio.
“Abbiamo visto il terrore, la gente che cercava di mettersi in salvo, un fuggi fuggi generale, senza capire cosa fosse successo” le prime dichiarazioni che ci ha rilasciato al telefono.
“Ho preso mia moglie per mano, correndo nei vicoli senza capire dove stessimo andando, se fosse la direzione giusta per l’albergo” racconta Gianni.
“Siamo salvi per miracolo, perché ci eravamo spostati da poco dal luogo dove poi è avvenuta la strage. Eravamo intenti ad ascoltare una band che suonava accanto al Hard Rock della città francese, proprio sul lungomare di Nizza, colmo di gente, la pioggia leggera, ma insistente ci ha costretto ad allontanarci, forse questa è stata la nostra salvezza”.
“All’improvviso abbiamo visto una marea di persone venire di corsa in preda al terrore verso di noi. Abbiamo cominciato a correre anche noi temendo fosse successo qualcosa di grave, come poi si è verificato” prosegue il suo racconto con la voce tremante e ancora scossa dall’emozione.
“Le immagini che si vedono in televisione sono terribili, ma danno poco l’idea del terrore che con mia moglie ho visto sui volti della gente che fuggiva cercando riparo nei locali lungo le vie di Nizza. Ci siamo salvati perché lontani di circa 200-300 metri dal luogo in cui è avvenuta la strage, una distanza che ci ha permesso di metterci in salvo scappando nei vicoli vicini, senza neppure sapere dove andare. Adesso cercheremo notizie su come poter ripartire e rientrare in Italia”.
Un’esperienza, quella vissuta dai coniugi Cicchetti, drammatica che per fortuna si è risolta positivamente, ma che difficilmente potranno dimenticare.
Felice Pensabene
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