Chi realmente non vuole lo svolgimento della festa a Canneto? Il sindaco Frattaroli fa i conti

Chi realmente non vuole lo svolgimento della festa a Canneto? Il sindaco Frattaroli fa i conti

10 Agosto 2016 0 Di redazione

Settefrati – “Non sono contrario alla festa della Madonna di Canneto, anzi, sono un instancabile sostenitore della sua promozione; ma sono anche un padre di famiglia e non posso permettere che migliaia di famiglie vengano esposte a rischi di qualsiasi genere”. A parlare è Riccardo Frattaroli, sindaco del comune di Settefrati in nel cui territorio si trova la valle di Canneto e il famoso Santuario Mariano.

Canneto Giubileo degli Amministratori pubblici 176

Qualche giorno fa ha lanciato una sorta di apello alle istituzioni che, però, è rimasto inascoltato. C’è chi continua a sostenere sue colpe qual ora la festa non fosse autorizzata. “I motivi dovrebbero essere chiari a tutti ma nessuno vuol prendersi le proprie responsabilità”. Così tanta gente, però costituisce anche grandi affari tanto che da indiscrezioni, tutto il movimento nella valle di Canneto e nel suo Santuario porterebbero circa un milione di euro nelle casse della diocesi di Sora. “Sono cifre che io non conosco. Conosco, invece, i conti del mio Comune e sono certamente diversi da queste cifre. I parcheggi – sostiene Frattaroli – sono stati aggiudicati per 13mila euro l’anno, mentre l’occupazione del suolo pubblico delle bancarelle porta circa 9mila euro l’anno. Per tutto l’anno il Comune deve provvedere alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti di tutta la valle, deve fare la manutenzione a strade e ad aree di competenza e i ricavi di parcheggi e piazzole basterebbero già solo per l’ordinario. Nei giorni della festa, quando arrivano nella valle mai meno di 70mila persone, necessitano circa 120 uomini per viabilità e sicurezza. Carabinieri, forestali non li paga certamente il Comune, ma i vigili urbani, ed in particolare le loro ore di straordinario, anche di quelli che vengono da altri comuni, sono a carico dell’amministrazione comunale, così come il pagamento della Croce Rossa e delle varie protezioni civili. A tutto questo vanno aggiunti servizi igienici e l’affitto di bagni chimici dato che il depuratore non è funzionante. Non posso chiedere ai miei cittadini di caricarsi di queste spese. Non è giusto”.

La Diocesi non da cenni di intervento e quest’anno, a quanto pare, nessun segnale sembra arrivare neanche dalla Regione. “Il 9 luglio mi erano arrivate rassicurazioni dalla Regione per un contributo di 20mila euro, quanto necessario per sostenere le spese; ad oggi non abbiamo notizia di quel contributo e non posso autorizzare una manifestazione che coinvolge 70mila persone se non ci sono le necessarie garanzie di sicurezza”. Insomma questi sono i retroscena del festa della Madonna di Canneto.

Ermanno Amedei