La lotta per l’aquedotto. D’Alessandro non consegna le chiavi ad Acea: “Tariffa agevolata è opera compensativa”

La lotta per l’aquedotto. D’Alessandro non consegna le chiavi ad Acea: “Tariffa agevolata è opera compensativa”

12 Settembre 2016 0 Di redazione

Cassino – Il braccio di ferro tra Acea e il comune di Cassino passa per Napoli. Il sindaco D’Alessandro non ci sta a consegnare le chiavi dell’acquedotto comunale ricordando che la tariffa agevolata che hanno i cittadini di Cassino, a dir il vero non tutti (ne sono escluse le frazioni), è il frutto di un’opera compensativa.

“Quando venne realizzato l’acquedotto Campano – ha detto il sindaco in una conferenza stampa questa mattina – il territorio di Cassino venne devastato. I gestori devono considerare che esistono, in ambito di Ato 5, due diverse situazioni, ovvero Cassino e tutto il resto dell’Ato”. Il senso è, Un’opera compensativa può essere una strada, una piazza, una scula o un parco giochi. Cassino ha scelto che quell’opera fosse un servizio a tariffa agevolata. Così come sarebbe proprietario della strada, piazza, scuola o giardinetto, nella stessa maniera è proprietario di quel diritto di tariffa agevolata. Alcuni sostengono che sia lana caprina e che è solo espediente per allungare i tempi di consegna dell’acquedotto comunale ad Acea, ma francamente, quanto esposto sembra logico, almeno per chi si sforza di interpretarlo. Poi, chi ha interesse a vederlo come lana caprina, non si lascia convincere certo da D’Alessandro o dall’interpretazione de Il Punto a Mezzogiorno.

Comunque, che l’Acea sia intenzionata a “appropriarsi”, non solo dell’acquedotto comunale, ma anche dell’“Opera compensativa” di Acqua Campania di proprietà del comune di Cassino, D’Alessandro ne è certo dato che nella stessa conferenza ha detto anche: “Nel giorno di discussione della questione, Acea ha consegnato ai giudici una nota inviata da acqua Campania che chiedeva impropriamente di utilizzare gratuitamente la captazione dell’acqua di Cassino. Quella captazione non fa parte dell’acquedotto comunale e, quindi, non è l’oggetto del contendere in sede di consiglio di stato. In quella sede, tra l’altro va specificato che è stata emessa una ordinanza e non sentenza”.

Comunque, ravvisando un pericolo di igiene e sanità nella consegna delle chiavi ad Acea, il sindaco ha emesso una ordinanza con cui ha dato da mandato al settore manutenzione e patrimonio di proseguire temporaneamente, senza interferenze alcuna, al fine di assicurare il giusto servizio idrico alla cittadinanza, fino a quando il gestore non ha le disponibilità di assicurare i giusti livelli igienico sanitari alla città.

Ermanno Amedei