Olimpiadi, la proposta di Ottaviani: “Anzichè Roma 2014, facciamo Roma Capitale 2024 e coinvolgiamo le province”

Olimpiadi, la proposta di Ottaviani: “Anzichè Roma 2014, facciamo Roma Capitale 2024 e coinvolgiamo le province”

22 Settembre 2016 0 Di redazione

Frosinone – Le quattro città capoluogo di provincia del Lazio  stanno elaborando un documento comune per evitare che il parere contrario del sindaco di Roma, possa chiudere definitivamente il capitolo delle Olimpiadi da celebrarsi in Italia, nell’estate del 2024. I sindaci di Rieti, Viterbo, Latina e Frosinone, rispettivamente Simone Petrangeli, Leonardo Michelini, Damiano Coletta e Nicola Ottaviani sono convinti che il ritorno economico e sociale delle Olimpiadi a Roma possa generare un circuito virtuoso per tutto il Lazio, partendo proprio dall’area metropolitana. La formula delle Olimpiadi di “Roma Capitale 2024”, al posto di “ Roma 2024”, infatti, potrebbe superare la contrarietà che il Consiglio Comunale di Roma si appresta a votare, dopo la decisione assunta dalla Raggi nelle ultime ore.

“L’articolo 114 della Costituzione – ha dichiarato il Sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani – individua in Roma non uno dei tanti comuni Italiani, ma la Capitale dell’intero Paese. Un Consiglio Comunale può decidere quello che avviene sul proprio territorio, ma quando sono in gioco le linee di sviluppo di una Capitale, gli investimenti di quell’ambito territoriale coincidono con gli investimenti dell’intero Paese. Tenendo presente, dunque che l’organizzazione dell’evento può essere assunta direttamente dal Governo, con il supporto delle città contigue all’area metropolitana romana, alla Raggi si chiede soltanto di non opporsi a questa soluzione che permetterebbe, da un lato, la realizzazione dei nuovi impianti su Roma, e dall’altro eviterebbe il ricadere degli oneri e delle problematiche amministrative  sul comune di Roma. I comuni del Lazio, ad iniziare dalle città capoluogo, fornirebbero l’eventuale supporto istituzionale, considerando il fatto che altri impianti sarebbero realizzati anche all’esterno della Capitale, con evidenti riflessi positivi sotto il profilo economico e sociale”.