“AntiCOntemporaneo” ciclo di letture ‘dialettali’ della Divina Commedia

“AntiCOntemporaneo” ciclo di letture ‘dialettali’ della Divina Commedia

24 Ottobre 2016 0 Di Felice Pensabene

Cassino – Si è svolta nei giorni scorsi, presso a Palazzo Odescalchi a Roma, la conferenza stampa di presentazione di un importante progetto culturale che coinvolgerà Cassino dal 26 al 30 ottobre prossimo dal titolo “AntiCOntemporaneo”. “Un progetto interessato a valutare i rapporti tra una cosiddetta cultura alta e una bassa, perché se vogliamo coinvolgere i giovani e le scuole dobbiamo reagire a un’idea di separazione tra culture, discipline, aree. Questo lo spirito di questa idea partecipata di rete” ha spiegato Massimo Arcangeli, un progetto itinerante di cui è Direttore Artistico. Un festival come ANTICOntemporaneo non poteva che partire da Cassino, fulcro già dal Medioevo della lingua, della cultura e della letteratura italiana. ANTIContemporaneo è la tappa iniziale di un progetto incentrato sull’italiano in cammino e che terminerà idealmente a Siena, nella primavera dell’anno prossimo, nel primo grande festival della lingua italiana e delle lingue d’Italia. ANTICOntemporaneo consisterà in un ciclo di incontri durante i quali si susseguiranno letture in chiave dialettale della Divina Commedia, riscritture POP con l’arte del fumetto e del videogioco, percorsi sul rapporto tra il rap e la lingua italiana, scoperte delle nuove forme di comunicazione come teletteratura e scritture brevi.
Parlare di Dante sarà occasione di portare un aspetto culturale e spirituale a tutti i livelli e a tutti gli ambiti, questo è il motivo per cui ANTICOntemporaneo toccherà e coinvolgerà scuola, arte, musica, spettacolo.
Parlare ai giovani in particolare, destinatari privilegiati del festival perché “quando noi ai giovani parliamo di Dante riusciamo a passare un messaggio più forte rispetto a qualunque altro autore della nostra letteratura, evidentemente è talmente potente il messaggio dantesco che regge benissimo anche la distanza temporale” ha ribadito Massimo Arcangeli. Alta sarà infatti la partecipazione degli studenti, soprattutto grazie alla collaborazione dei docenti i quali “credono tantissimo nel messaggio di Dante e nell’eredità che lui ha lasciato” spiega Maria Concetta Tamburrini, Dirigente scolastico dell’Istituto San Benedetto.
Un’ iniziativa unica nel panorama delle iniziative di Cassino, che vanta per questo il supporto e collaborazione delle maggiori realtà del territorio: l’Abbazia di Montecassino, la Banca Popolare del Frusinate, l’Università degli studi di Cassino. Il Comune di Cassino, nella persona del Vice Sindaco Carmelo Palombo fa sapere quanto “l’amministrazione comunale tiene a questo evento che valorizza in ambito nazionale la Città di Cassino”. E sulla stessa linea l’assessore Tullio di Zazzo, Assessore al Commercio del Comune di Cassino: “Visto l’impianto veramente di livello di questa edizione ho spronato gli organizzatori già a lavorare per una seconda edizione che sia ancora in crescita “.
“Quando si parla di cultura e diffusione della conoscenza l’Università non può non essere presente – afferma Raffaele Trequattrini, Rettore vicario dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale – le riflessioni di Dante, come quelle sulla ricerca, sull’amore, sulla politica sono riflessioni che nascono nel Medioevo ma lette alla luce degli accadimenti odierni ci si rende conto di quanto siano attuali e ci danno una chiave interpretativa per capire meglio il nostro presente.”
Nell’ambito del festival verrà inoltre presentato il progetto “Vita da chiostro: una cella d’artista” che mira a riscoprire dei luoghi eccellenti d’Italia, chiave della storia e della cultura nazionale e a riportarli alla luce aprendoli per un mese l’anno ad uno scrittore, un intellettuale, un poeta, affinché ne faccia luogo di ritiro, di concentrazione, di riflessione per il suo lavoro. “Un progetto itinerante visto che siamo in attesa di fare la stessa cosa alla Casa del libro di Civita di Bagnoregio e vogliamo esportare il progetto anche in Spagna” continua Sandro Mariani, Direttore organizzativo del Festival.
Il progetto partirà proprio nelle stanze della storica Abbazia di Montecassino e avrà come primo ospite lo scrittore galiziano Xosé Antonio Neira Cruz. Progetto accolto con interesse da Don Luigi Di Bussolo – monaco benedettino dell’Abbazia di Montecassino – il quale afferma quanto “l’Abbazia sia da sempre sensibile alla cultura e all’accoglienza, in particolare al tema Dante, il quale abbraccia cultura ma anche teologia e spiritualità”. Molti saranno gli ospiti che si misureranno con il Sommo Poeta e le nuove forme dell’italiano, da Moni Ovadia a Mogol, da Alessandro Haber a Frankie Hi-Nrg Mc, da Davide Rondoni a Michele Mirabella, da Edoardo Boncinelli a Giorgio Colangeli, da Pietro Adragna a Antonio Fusco.