Immigrazione e sicurezza, miscela esplosiva a Cassino. Intensificati i controlli di polizia

Immigrazione e sicurezza, miscela esplosiva a Cassino. Intensificati i controlli di polizia

9 Novembre 2016 0 Di redazione

Cassino – L’argomento immigrazione a Cassino si miscela pericolosamente con quello della sicurezza. Il punto di incontro è il caso del ragazzo ferito con una coltellata alcune mattine fa nei pressi della chiesa Madre. Leggi

In città sembra essere consolidato il convincimento che si sarebbe trattato di una tentata rapina compiuta da un cittadino straniero, ma questa versione è tutt’altro che confermata dalla polizia che indaga sul caso. La stessa polizia parla di una vicenda ancora tutta da chiarire e su cui, l’unica certezza che si ha è quella del ferimento del giovane con prognosi di sette giorni.

Non è stato accertato, quindi, chi ha ferito il giovane e perché lo ha fatto. E’ chiaro che quanto accaduto va trattato con estrema cautela per evitare di innescare fenomeni di difficile gestione anche perché gli animi sono già caldi per l’arrivo in città di cittadini stranieri.

Il sindaco, oltre ad occuparsi degli arrivi portando sul tavolo prefettizio il vincolo di non poter ospitare a Cassino altri stranieri perché il Comune è tra quelli che hanno aderito al Progetto SPRAR (Rifugiati), probabilmente spinto dalla vicenda dell’accoltellamento, ha ricordato che l’amministrazione sta lavorando per armare i vigili urbani. Leggi

Intanto i controlli delle forze dell’ordine vengono rafforzati in particolare da parte della Questura. Gli uomini del commissariato di Cassino diretti dal vice questore Alessandro Tocco, si sono concentrati sulle zone del centro cittadino, con particolare attenzione agli obiettivi sensibili, i luoghi di maggiore aggregazione sociale, la stazione ferroviaria, nonché le località periferiche.

In 5 posti di controllo, istituiti in zone strategiche della città, è stata verificata la regolarità di 31 veicoli e sono state identificate più di 90 persone.

Nel corso di questi servizi, due cittadini albanesi di 45 anni e 38 anni, sono stati espulsi dal territorio nazionale in quanto non in possesso  di documenti validi per il soggiorno in Italia.