Operazione internazionale “Pandora” contro la commercializzazione illecita di beni d’arte

Operazione internazionale “Pandora” contro la commercializzazione illecita di beni d’arte

24 Gennaio 2017 0 Di Antonio Nardelli

L’Italia ha partecipato all’operazione internazionale denominata “Pandora”, coordinata centralmente da Interpol e finalizzata a contrastare, simultaneamente in più Paesi, la commercializzazione di beni d’arte di provenienza illecita.

A novembre u.s., nella settimana di azione coordinata, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, supportato dall’Arma territoriale e in collaborazione con la Direzione Centrale Antifrode e Controllo, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Stato ha:
– effettuato 315 controlli ad aree terrestri d’interesse archeologico e monumentale;
– verificato 139 esercizi antiquariali, case d’asta, gallerie, restauratori e trasportatori;
– controllato 105 opere in transito presso porti, aeroporti e aree doganali;
– contestato 6 violazioni amministrative;
– identificato 175 persone;
– denunciato 18 persone in stato di libertà;
– controllato 17 case d’asta on-line e verificato 3.886 beni nella Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, localizzando 19 opere su cui sono in corso indagini tese al recupero;
– sequestrato 249 beni culturali per un valore complessivo di € 334.200,00, tra cui:

• Roma:
 

sarcofago romano del I sec. d.C.;

– volume antico, parziale provento del furto, commesso a Mantova, nel marzo 2001, presso la locale Biblioteca “Teresiana”;

– volume antico, parziale provento del furto perpetrato a Roma, tra il 2001 e il 2008, presso abitazione privata;

• Calascio (AQ): 10 reperti archeologici;

• Bologna: tre dipinti antichi, sottratti indebitamente a un antiquario locale;

• Firenze:

– 47 reperti archeologici;

– parte di epigrafe con iscrizione onorifica risultata mancante dal Museo Archeologico di Firenze;

• Palermo: ruolino ufficiali del XVIII Sec., reparto d’assalto “Fiamme Cremisi” della 1^ Guerra Mondiale;
• Santa Maria a Monte (PI): 2 parti di colonne in pietra con plinto, di epoca medievale, verosimilmente provenienti da attività di scavo non autorizzate;

• Sciacca (AG): 170 frammenti in ceramica di epoca greca, provento di scavi clandestini presso l’area denominata “Gola della Tardara”;

• Torino: serigrafia raffigurante il “Volto di Albert Einstein”, falsamente attribuita all’artista Andy Warhol;

• Saluzzo (CN): dipinto olio su tela del XVIII sec, raffigurante “Marina notturna” del Pittore Joseph Vernet, asportato, nel giugno 1995, ai danni di un privato di Torino;

• Domodossola (VB) – presso il confine di Stato Italia- Svizzera: 7 dipinti olio su tela, raffiguranti “Ritratti Maschili e Femminili”, tutti del XIX sec;

• Povoletto (UD): pietra tombale del XVIII sec., asportata a fine anni ‘60, dalla Chiesa “San Cristoforo Martire” di Udine.