D’Alessandro; il Lazio non ha mai ospitato una capitale europea della cultura. nei prossimi giorni incontro per definire gruppo di lavoro

D’Alessandro; il Lazio non ha mai ospitato una capitale europea della cultura. nei prossimi giorni incontro per definire gruppo di lavoro

21 Febbraio 2017 0 Di Felice Pensabene

“La Regione Lazio non ha mai ospitato dal 1985 ad oggi la Capitale Europea della Cultura. Durante la conferenza stampa di presentazione dell’itinerario della fiaccola benedettina, svoltasi presso la sede del Parlamento europeo a Roma, l’assessore alla Cultura, Lidia Ravera ha dato, seppur in modo informale, il suo consenso all’iniziativa di candidare la città di Cassino nel 2024. Auspico, quindi, che la Regione Lazio possa sostenere questa nostra iniziativa, perchè sicuramente i risvolti positivi legati ad un evento di così grande portata riguarderanno sicuramente anche sull’economia e l’immagine di tutto il territorio regionale”. Lo ha dichiarato il Sindaco del Comune di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro.
“Ringrazio vivamente l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, nella persona del Rettore, Giovanni Betta, l’Abate di Montecassino S.E. Dom. Donato Ogliari, il presidente del Cosilam, Pietro Zola, il presidente Confimprese Italia, Guido D’Amico e tutte le altre istituzioni civili e religiose che in questi giorni hanno sposato l’ambizioso progetto Cassino Capitale Europea della Cultura 2024. Nei prossimi giorni organizzeremo un incontro con tutte le realtà che vogliono fare squadra e formare un gruppo di lavoro in grado di seguire l’iter burocratico previsto dalla Commissione Europea per la designazione delle capitali. Dalle prime informazioni relative ai criteri di selezioni siamo venuti a conoscenza che nel progetto si debba enfatizzare la “dimensione Europea” della candidatura. Per Cassino non ce ne sarà di certo bisogno, visto e considerato che nel 2009 nella sua visita alla città martire, Papa Benedetto XVI ha definito Montecassino “La culla della spiritualità e della cultura europea” e anche “il luogo di nascita delle radici della Cristianità Europea. La nostra città, dunque, può accreditarsi come luogo di recupero attivo di memoria e di pacificazione interculturale all’avanguardia”. Ha concluso il Sindaco Carlo Maria D’Alessandro.