Gentiloni nelle zone terremotate: “Tutto a posto”… per loro

Gentiloni nelle zone terremotate: “Tutto a posto”… per loro

25 Febbraio 2017 0 Di redazione

di Max Latempa

In visita nelle zone terremotate, a sei mesi dal primo sisma, il premier Gentiloni ha stretto mani e dato pacche sulle spalle a destra e manca. Poi ha dichiarato: “Le istituzioni si dimostrino all’altezza della sfida che viene da questa situazione difficile, ciascuno si prenda le proprie responsabilità, perché se tutti, a cominciare dal presidente del Consiglio, alla Protezione civile, al commissario, alla presidente di Regione, ai sindaci e a tutti coloro che fanno parte di questa catena di comando, ci prendiamo le nostre responsabilità, abbiamo visto che i problemi possono essere risolti”.

E’ evidente che Gentiloni vive nel mondo delle favole, visto che fin’ora sono state realizzate solo 18 casette in legno sulle tremila necessarie e meno della metà delle stalle richieste  (gli allevatori hanno perso oltre novantamila capi di bestiame). Ma, in generale, come possono le istituzioni improvvisamente dare risposte ad un paese che da alcuni anni vive abbandonato a sé stesso? Quali problemi sono stati risolti?

E’ stato arginato il fenomeno dell’ immigrazione ed il degrado sociale derivante dalla guerra tra poveri in atto nelle città italiane?

E’ stato  trovato il modo di assicurare degna assistenza ai malati di Sla che da mesi rivendicano diritti civilmente e moralmente innegabili?

E’ stata fatta una legge elettorale che permetta agli italiani di avere un premier finalmente eletto dal popolo?

E’ stato risolto il problema della mancanza di insegnanti di sostegno per cui nelle scuole vi sono bambini disabili senza assistenza?

E’ stato ridotto il debito pubblico?

E’ stata ridotta la pressione fiscale?

E’ stata aumentata l’ occupazione?

Sono stati risolti i problemi di viabilità, aggiustando strade e ponti ridotti in stato pietoso in tutta Italia?

E ci sono altre mille problemi irrisolti.

I politici risolvono solo i propri problemi: vitalizi, poltrone, rimborsi spese, incarichi, beghe di partito.

La gente ha imparato a sopravvivere nonostante i danni creati da chi ci governa. Chi non ha imparato, soccombe.

A breve avremo anche un disoccupato in meno. Matteo Renzi, dopo tre anni passati da Premier a fare pubblicità e favori alle multinazionali Apple, Yahoo ed Amazon, ha avuto l’ incarico di insegnare all’ Università Stanford. Nel frattempo ha fatto anche un viaggetto nella Silicon Valley, perché una visita agli amici è d’obbligo.

Scommettiamo che a breve ci sarà un bell’incarico lautamente remunerato? Gli amici di solito sono di parola.