Tra sport e teatro, “Diversamente in marcia” a Cassino

Tra sport e teatro, “Diversamente in marcia” a Cassino

14 Marzo 2017 0 Di redazione

Cassino – L’attore e regista Marco Di Stefano parteciperà, il prossimo 22 marzo a Cassino, alla conferenza stampa del Campionato Nazionale ed Internazionale di Marcia, II Edizione dei “Diversamente in marcia” fortemente voluta dall’Associazione Sport No Frontiere e dal Presidente Valeria Santini. All’incontro con la stampa previsto per le ore 16 presso la biblioteca comunale, saranno presenti i disabili dei Centro Universitario Teatrale diretto dall’attore Giorgio Mennoia, e ciò nella prospettiva di realizzazione a Cassino il Teatro della Comunità, forma teatrale ideata dall’attore Di Stefano e finalizzata alla partecipazione, in veste di attori protagonisti, di ogni cittadino che, con la propria particolarità e diversità, contribuisce alla ideazione di uno spettacolo da rappresentare in teatro.

Durante la conferenza stampa verràpresentato un percorso teatrale cui possano partecipare tutti i cittadini.

Il Teatro della Comunità, ha proprio lo scopo di portare in scena la polis, la piazza, la storia della comunità, non occorre essere attori per partecipare, è uno spettacolo animato dalle persone comuni aperto a tutti.

“La collaborazione con le associazioni dei disabili – si legge in una nota redatta dagli organizzatori – è fondamentale divenendo proprio i portatori di diverse abilità la “guida” per i cittadini – artisti a ruoli ribaltati.

In tal modo, da un lato, si favorisce un percorso di integrazione del disabile nel tessuto sociale e, dall’altro, si avvicina il cittadino alle difficoltà del quotidiano vivere del disabile medesimo sensibilizzandolo a guardare e vivere con gli occhi di chi non può o non riesce.

Evidente che trattasi di un progetto, da attuare in collaborazione con le associazioni di teatro e di disabilità presenti sul territorio, che andrà strutturato nel tempo e che si auspica possa essere inserito ogni anno nella rassegna teatrale del Comune di Cassino come accaduto a Civitanova Marche o a Macerata.

E’ il teatro di tutti e sicuramente motivo di dialogo e di riflessione sui problemi sociali”.