Le mamme italiane valgono meno degli extracomunitari

Le mamme italiane valgono meno degli extracomunitari

3 Maggio 2017 0 Di redazione

di Max Latempa

L’ ipotesi che in Europa si stia verificando l’ applicazione della teoria della Sostituzione della Popolazione sta trovando sempre più riscontri.

Questa teoria parte dal presupposto che, con il passaggio dalla società rurale a quella industrializzata e con l’ aumento del benessere, sia inutile ma soprattutto complicato fare molti figli e che, a lungo andare,  la popolazione tenda perciò ad invecchiare ed a non crescere più numericamente. Questo andamento demografico è tipico  dell’ Europa del dopoguerra ed i governi lo hanno sempre contrastato favorendo le migrazioni.  I paesi del nord Europa hanno accettato ed organizzato negli anni cinquanta e sessanta una massiccia invasione da parte dei popoli del sud del continente. Questo ha permesso di tenere alta la produzione ed in salute le fabbriche tedesche, olandesi, britanniche e francesi. In Italia il fenomeno ha riguardato lo spostamento di milioni di meridionali nelle aree industriali del nord. Le fabbriche richiedevano un numero sempre maggiore di lavoratori e le popolazioni locali non erano più in grado di sopperirne. Inoltre i  migranti, che a casa loro erano poveri e disoccupati, diventavano improvvisamente operai e consumatori. Per l’ industria due piccioni con una fava.

Ma se questa prassi è stata più o meno indolore in passato, visto che si andavano a mescolare gruppi etnici e religiosi affini (anche se si può dire che permane ancora l’ insofferenza verso i meridionali in alcune zone del nord Italia) non può oggi essere accettata tranquillamente considerando gli attuali flussi migratori che provengono da zone in cui vi sono etnie, usi, costumi e religioni completamente all’opposto.

D’altro canto oggi come ieri le industrie hanno bisogno di persone già adulte ed in grado di accontentarsi di un posto di lavoro qualsiasi.  I governanti di persone politicamente vergini e che saranno loro eternamente grati. Considerando poi che le multinazionali hanno come habitat ideale un mondo senza confini, senza nazioni, con popoli massificati e privi di differenze sia etniche che legislative (armonizzazione normativa la chiamano), dove prevalga la regola di un prodotto uguale e buono per tutti, ecco che è spiegata l’ incredibile situazione attuale, in cui milioni di immigrati di differenti etnie e culture stanno piano piano modificando la nostra società.

Per conservare l’ identità nazionale, culturale ed etnica dell’ Italia basterebbe dare alle mamme italiane i 35 euro al giorno che attualmente invece il governo riconosce agli extracomunitari. Oggi chi cresce i figli ha meno diritti di chi sbarca dai barconi.  E di questa follia i governanti italiani dovranno rendere conto prima o poi al popolo sovrano. Sempre che, del nostro Popolo, sarà rimasto qualcuno.