Ciacciarelli tuona sul servizio Asl di Frosinone. Chiarimenti dopo intervista al Commissario

Ciacciarelli tuona sul servizio Asl di Frosinone. Chiarimenti dopo intervista al Commissario

8 Giugno 2017 0 Di redazione

Riceviamo e pubblichiamo dal coordinatore provinciale di FI, Pasquale Ciacciarelli “Più  volte abbiamo ribadito carenze, forti mancanze nell’amministrazione aziendale Asl, che si ripercuotono inevitabilmente sul servizio offerto, o meglio sulla qualità dell’assistenza sanitaria offerta al paziente. Ebbene, a seguito della risposta del Commissario, il quale bolla la questione come problema politico, ci tengo a sottolineare che le scelte fatte a livello regionale sono state, sul versante sanità, oggettivamente a dir poco scellerate, vedesi caso Sant’Andrea, persone scelte fiduciariamente dal Governatore del Lazio. Per quanto, invece, attiene al caso di gastroenterologia, di cui la Asl di Frosinone ha fatto risposta tramite ufficio stampa, è opportuno tornarci su e precisare alcuni punti. In primis, ringraziamo la Asl per averci confermato che la UOC di gastroenterologia dello Spaziani di Frosinone è, proprio come avevamo detto, un reparto fantasma. Infatti, tra i 7 numeri forniti al fine di documentare quale sia l’attività di tale unità, non vi è il numero di posti letto, semplicemente perché posti letto non vi sono né mai vi sono stati, nonostante la sua architettura amministrativa di struttura ospedaliera di livello complesso. Con i 7 numeri forniti si giunge a molto meno di 8.000 atti effettuati. Se si va a vedere l’annuario statistico sanitario italiano ufficiale, nell’ultima edizione disponibile, si scopre che quelli sono semplicemente i numeri di un qualunque ambulatorio non ospedaliero, bensì territoriale, per cui le meno di 8.000 della UOC del presidio ospedaliero unificato di Frosinone ed Alatri non paiono altro che numeri nella semplice media di una attività meramente ambulatoriale territoriale. L’elenco delle varie intitolazioni del reparto, a mio avviso, rappresenta perfino un’aggravante, visto che tali titoli vengono in ogni Asl del Lazio consuetudinariamente apposti in maniera automatica alla UOC aziendale di specialità, presupponendo che se ha beneficiato del riconoscimento di struttura complessa dispone di posti letto e di una capacità di insegnamento particolare. La  capacità di insegnamento è addirittura invertita, poiché  si va a pensare ad un apprendimento per la cpre, metodica routinaria in tutta Italia dagli anni 80. Infine, se a Sora le cpre nel 2012 si facevano a costo zero per il contribuente, perché non si è pensato di valorizzare quelle professionalità interne? Perché  acquistarle all’esterno quando le avevamo interne?  In merito agli Ambufest, si tratta di un doppione costoso della Guardia Medica, rivelatosi fallimentare in quanto gli accessi al Pronto Soccorso non sono affatto diminuiti. In merito al superamento delle Macroaree, si è passati, in realtà, dalle Macroaree alle mega aree, Lazio Nord, Roma metropolitana, Lazio Sud, che nei disegni del Presidente della Regione Lazio vanno a sostituire le attuali Asl provinciali, pertanto Frosinone diverrà un satellite tra i castelli romani ed il pontino. Scelte amministrative che, come detto, non giovano affatto al livello assistenziale offerto ai cittadini, costretti molto spesso a recarsi fuori Regione in cerca di cure con evidenti disagi ed ingenti spese che gravano sul bilancio familiare”.