Cinquantasei famiglie di Cassino senz’acqua da giugno, scattano le denunce

Cinquantasei famiglie di Cassino senz’acqua da giugno, scattano le denunce

19 Agosto 2017 0 Di redazione

CASSINO – Il caldo torrido e la mancanza di acqua è una combinazione terribile. Lo sanno bene i residenti del condominio Dimus in cui abitano 56 famiglie in via Parini a Cassino. Da giugno manca l’acqua; poca pressione ai piani bassi, addirittura assente, quindi con rubinetti a secco, dal terzo piano. La pressione torna alle 22 e si perde alle 7 del mattino e così va avanti da metà giugno. “Alle nostre lamentele il Comune a Giugno ci ha risposto che non poteva intervenire avendo ceduto tutto ad Acea”. Lo dichiara uno dei residenti. “Acea invece ci ha risposto che non poteva intervenire visto che gli impianti venivano affidati a loro il primo luglio. Dopo tante discussioni, intorno al 21 luglio, una squadra è interveniva x la riparazione. Già in serata si vedeva un miglioramento con buona pressione dell’acqua. Comunque a detta loro forse c’era una ulteriore perdita. Comunque tiriamo avanti fino al 13 agosto; la notte va via l’acqua e non torna più. Proviamo a chiamare Acea che ci risponde che possono solo passare la segnalazione.  14-15-16… niente a questo punto comincia da parte nostra una denuncia ai carabinieri di Cassino e un esposto alla Procura da parte di un nostro avvocato chiamato per tutelare i nostri diritti che ci vengono negati con solito cinismo da parte di operatori telefonici che dicono che non possono fare altro che segnalare e non danno indirizzi a cui ci possiamo rivolgersi. Il pomeriggio del 18 agosto, alcuni tecnici sono intervenuti ma non hanno trovato nessun soliuzione per risolvere il problema. Ci hanno dato appuntamento a lunedi 21 agosto chiedendoci pazienza perchè il problema si sarebbe risolto. Oggi siamo senza acqua, non possiamo lavarci, fare bucato  andare in bagno e altro”.

“Quanto sta accadendo in via Parini è assurdo” dichiara BrunoDella Corte presidente dell’associazione “Il sole Splende per Tutti”. “L’acqua è una necessità e non un lusso e chi gestisce un servizio pubblico così importante deve assicurare efficienza”.