La morte di don Antonio Colella, uno choc per la comunità dei fedeli e per la Città

La morte di don Antonio Colella, uno choc per la comunità dei fedeli e per la Città

16 Novembre 2017 0 Di Felice Pensabene

Cassino – Se n’e andato in silenzio don Antonio Colella parroco della chiesa di San Giovanni Battista a Cassino, colto da un malore improvviso nella sua auto, dopo aver incontrato il vescovo Mons Gerardo Antonazzo. Un dolore profondo ha scosso l’intera comunità diocesana. La notizia si è diffusa immediatamente. Quanto alle cause della morte, pur essendo in corso tutti gli accertamenti del caso, sembrerebbe essere stata causata da motivi naturali. Sul posto si sono raccolti i colleghi sacerdoti e molti parrocchiani in lacrime. Don Antonio, secondo le indiscrezioni trapelate, era appena uscito dall’incontro periodico che il Vescovo tiene in curia con i suoi sacerdoti. Una vita spesa per la Chiesa e per i suoi parrocchiani. Gli stessi che hanno affollato la strada, tra la Curia vescovile e la Chiesa madre, dove è stato trovato morto dentro la sua auto. Grida di un dolore insopportabile, comprensibile, per quel prete conosciuto da tutti a Cassino e nel Cassinate. Ma anche i preti della diocesi che hanno continuano a sostenere i parenti in lacrime. Schivo e riservato, non amava, i clamori e gli eccessi, essere al centro dell’attenzione, ci confida un parrocchiano in lacrime e ancora incredulo su quanto accaduto. Un parroco, si potrebbe dire, “di vecchio stampo” più incline al rapporto con i propri parrocchiani, con la gente, con i bisognosi. Un parroco, amato proprio per questo suo modo di esercitare il sacerdozio. Schivo a tal punto di rifiutare un posto in Curia, offertogli dall’ex abate Vittorelli. Un altro dei suoi parrocchiani visibilmente commosso con un filo di voce dice:”Abbiamo perso un buon pastore”. Sul posto si sono raccolti i colleghi sacerdoti e molti parrocchiani e tanti i fedeli della Chiesa di San Giovanni accorsi sul luogo, distrutti per la notizia.  Uno choc in tutta la città. Don Antonio, 63 anni, era una “istituzione”. Quanto alle cause del decesso l’ipotesi prevalente continua ad essere quella di un malore che lo ha “fulminato” appena entrato nella sua macchina. La salma è stata trasferita all’obitorio.

F. P.