Nella sorgente del Gari “asciugata” dalla siccità, solo macerie e scarichi domestici

Nella sorgente del Gari “asciugata” dalla siccità, solo macerie e scarichi domestici

18 Novembre 2017 0 Di redazione

CASSINO – Le sorgenti del Gari sono in secca o meglio le sorgenti sono scomparse da questa estate e scese a profondità maggiori.
È davvero desolante l’aspetto che ha ora la polla d’acqua più importante di Cassino; la mancanza d’acqua ha messo in luce i detriti presenti sul fondo del laghetto evidenziando anche rottami di edilizia e blocchi non proprio naturali. Le cause di tale situazione sono da ravvisare nella forte siccità estiva che ha letterarmente asciugato le rocce carbonatiche imbrifere. Come una spugna al sole in sostanza. Quindi i suoli perdono acqua e si generano oltre che questi eventi anche i fastidiosi boati di assestamento. In sostanza ciò che si vede in superficie è quanto in profondità accade in continuazione.
Purtoppo la vasca che ospitava il primo tratto del Gari è anche in parte infestata da una folta vegetazione palustre che sembra prender forza da scarichi domestici. Dalle foto pervenute si evidenzia un malsano acquitrino alimentato da un tubo seminascosto. Oltre al danno conseguenziale anche la beffa dunque. Sarebbe opportuno, in questa fase di siccità, provvedere alla bonifica del sito e alla verifica degli eventuali ed inopportuni scarichi domestici nella sorgente del fiume di Cassino.
GrEg