“Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità”: Per i 4,5 milioni disabili italiani ora risposte concrete

“Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità”: Per i 4,5 milioni disabili italiani ora risposte concrete

3 Dicembre 2017 0 Di Felice Pensabene

Oggi, 3 dicembre, è la “Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità”, istituita nel 1981, Anno Internazionale delle Persone Disabili, per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza. Dal luglio del 1993, poi, il 3 dicembre è diventato anche Giornata Europea delle Persone con Disabilità, come voluto dalla Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite. In Italia sono circa 4,5 milioni i disabili. Dalla “Marcia silenziosa” tanto è stato fatto, soprattutto in termini di legislazione a tutela dei diritti delle persone con disabilità. Ma quanta di questa ha trovato realmente applicazione? Poca, molto poca. La disabilità ancora oggi stenta ad essere accettata sia sotto il profilo psicologico che sociale, nonostante la normativa di riferimento. Supportati da pochi servizi, mentre il peso dell’assistenza, specie in caso di disabilità gravissima, ricade quasi interamente sulle famiglie sempre più in difficoltà. Grandi gli ostacoli nel riuscire ad avere un lavoro rispetto alla popolazione generale, in città sempre più invivibili, dove le barriere architettoniche la fanno da padrone, dove la reale integrazione sociale è un’utopia. Difficile da raggiungere. Sono queste le condizioni di vita per la gran parte delle persone disabili in Italia. “Garantire alle persone con disabilità la fruizione dei loro diritti in modo pieno in tutto il Paese è la consegna che ci viene affidata dalla giornata odierna. In questo percorso, prioritari sono la ricerca scientifica a favore della disabilità e l’impegno a rendere accessibili i nostri spazi pubblici. “Garantire alle persone con disabilità la fruizione dei loro diritti in modo pieno in tutto il Paese è la consegna che ci viene affidata dalla giornata odierna. In questo percorso, prioritari sono la ricerca scientifica a favore della disabilità e l’impegno a rendere accessibili i nostri spazi pubblici”, afferma in un messaggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Le parole, gli slogan, le giornate come quella di oggi non bastano più. Occorre cominciare a dare attuazione piena e concreta alla legislazione esistente in favore dell’integrazione sociale, ma soprattutto lavorativa delle persone con disabilità. I mezzi, le agevolazioni e le risorse economiche ci sono. Renderle partecipi del tessuto produttivo del Paese. I disabili non chiedono assistenzialismo, ma assistenza, in particolare nei casi più gravi, affinché il peso non ricada sempre e soltanto sulle famiglie. Le persone con “diversa abilità” chiedono che venga riconosciuta la valorizzazione delle loro potenzialità produttive. Chiedono città vivibili, con la possibilità di muoversi agevolmente, perché una città a misura di disabile è una città a misura di cittadino, nessuno escluso. Il disabile deve essere messo in condizione di lavorare, fare sport, viaggiare, al pari di tutti i cittadini. In altri termini bisogna cominciare a considerare seriamente la disabilità non un mondo a parte, ma una parte del mondo e della società moderna. Solo così si realizzerà la piena integrazione, l’uguaglianza fra i cittadini, principio costituzionalmente garantito, ma soprattutto una società civile. Ora i disabili non possono più attendere, occorrono fatti concreti, applicazione delle norme statali esistenti. Diversamente il 3 dicembre di ogni anno resterà solo una pura giornata sterile e celebrativa, identica alle altre, dove si continuerà, retoricamente, a “spendere” parole che, passato il momento, finiranno nel dimenticatoio, nell’oblio, come è avvenuto troppo spesso!

F. Pensabene