Rifiuti da Roma alla Saf, D’Alessandro: “Una moratoria elettorale in vista del voto”

Rifiuti da Roma alla Saf, D’Alessandro: “Una moratoria elettorale in vista del voto”

16 Gennaio 2018 0 Di Felice Pensabene

“La proroga di sessanta giorni approvata, ieri, in corso dell’Assemblea SAF dai Sindaci del Partito Democratico e relativa all’arrivo di nuovi rifiuti da Roma, non è altro che una moratoria elettorale per far quadrare i “conti” ai Dem e al Movimento 5 Stelle, in vista del voto del prossimo 4 marzo”. Lo ha dichiarato il Sindaco del Comune di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro.

“Si tratta di un’azione, quella messa in campo dal PD che va contro ogni logica di tutela della salute dei cittadini, ma soprattutto va contro una decisione presa precedentemente, all’unanimità, nel corso dell’assemblea dei Sindaci del 28 giugno 2017 in cui si prevedeva di far cessare al 31 dicembre 2017 l’arrivo dei rifiuti dalla Capitale.

Con il provvedimento approvato ieri sera diventeremo la pattumiera di Roma e dell’hinterland romano, andremo a sollecitare ancora di più l’impianto di Colfelice che è stato realizzato solo ed esclusivamente per il trattamento dei rifiuti provenienti dai Comuni della Provincia di Frosinone.

Abbiamo cercato di arginare in tutti i modi questa pessima deriva del Partito Democratico di volersi alla fine accordare per qualche sconosciuto motivo con chi gestisce in maniera deplorevole i rifiuti a Roma.

La cosa surreale, inoltre, è che facendo i conti i rappresentanti di 154.106 abitanti hanno votato SI mentre i rappresentanti di 168.462 hanno detto NO. Va bene che ogni testa è un voto, ma chi ha votato NO ne dovrà sopportare le conseguenze ambientali e i disagi.

Ma noi, primi cittadini di centrodestra, che non vogliamo diventare la discarica della Capitale continueremo a fare gli interessi dei cittadini, perché è per questo che siamo stati eletti. Ogni provincia deve avere il proprio impianto di lavorazione e deve trattare solo i pri rifiuti. Questa è l’unica condizione essenziale per la quale la Saf deve esistere.

I Sindaci che hanno votato il ritorno dei rifiuti sul nostro territorio devono prendersi le proprie responsabilità insieme al partito di appartenenza.

Noi aspetteremo questi 60 giorni, termine in cui dovrebbe essere presentato all’assemblea il Piano Industriale, mantenendo alta la guardia per poi verificare, passato questo periodo, se l’azione del PD è stata fondata soltanto su una manovra elettorale anziché sulla tutela degli interessi dei cittadini”. Ha concluso il Sindaco Carlo Maria d’Alessandro.