Una stele a memoria e monito delle vittime della distruzione di Cassino

Una stele a memoria e monito delle vittime della distruzione di Cassino

16 Marzo 2018 0 Di Felice Pensabene

CASSINO -  “Quali e quanti sono i luoghi in cui si sono svolti i principali avvenimenti della Battaglia di Cassino nel marzo del 1944? E come può il turista che si trovi a percorrere le strade cittadine conoscerne la storia, e sapere cosa vi accadde? Come può fare il parente di un soldato deceduto in quei tragici frangenti, che venga in visita a Cassino, per ritrovarne le tracce e “rivivere” i luoghi degli ultimi istanti di vita del proprio congiunto? – gli interrogativi contenuti in una nota dell’Associazione Albergatori Parco di Montecassino e Linea Gustav. “Una risposta in questo senso sta cominciando a fornirla l’Associazione Albergatori Parco di Montecassino e Linea Gustav, che in accordo con le principali istituzioni della Città Martire porterà avanti una serie di iniziative che hanno lo scopo di valorizzare il patrimonio storico e culturale cittadino, ma non di meno hanno il chiaro intento di diffondere un messaggio di pace e riconciliazione, mantenendo ferma la condanna delle stragi perpetrate dai nazisti e dai fascisti a danno delle popolazioni inermi.

Domenica 18 marzo alle ore 15:00, sarà inaugurato il primo di una serie di memoriali che segneranno i percorsi della “Memoria Viva”, quegli itinerari cioè che indicati da cartelli e targhe scritte in diverse lingue, accolgano il turista fornendogli tutta una serie di informazioni utili a ripercorrere le varie tappe degli avvenimenti bellici nel territorio cassinate. Una stele commemorativa con targhe descrittive, sarà collocata domenica 18 in via Gaetano Di Biasio, nel punto esatto dell’area della Grotta di Foltin, la caverna che divenne posto di medicazione e comando del Capitano Ferdinand Foltin.

Questo luogo insiste fisicamente nel nodo urbano che, prima del 1944, si identificava nei palazzi “Iucci”, “Silvestri” e “Danese (Hotel Excelsior-Continental)”, che nei primi mesi del 1944 divennero la roccaforte dei paracadutisti tedeschi.

La realizzazione della stele “A memoria e monito, e in ricordo delle vite stroncate dall’assurdità e dalla violenza della guerra”, per tutti i militari e tutti i civili morti nella battaglia, è stata promossa ed interamente finanziata dall’Associazione Paracadutisti Tedeschi di Nagold, del presidente Dieter Nell: per rappresentare il desiderio di riconciliazione con la nostra popolazione, soprattutto per condividere la sofferenza per le perdite umane sia di parte alleata che di parte tedesca, e per scongiurare il ripetersi delle turpi stragi di allora, sarà presente alla manifestazione il Generale Hans-Werner Fritz che è Presidente della Confederazione Tedesca Paracadutisti. Alla cerimonia di svelamento della stele, il Sindaco di Cassino Carlo Maria D’Alessandro, l’Assessore alla Cultura Nora Noury, Hans-Werner Fritz con Dieter Nell.

Pino Valente, Presidente dell’Associazione Albergatori Parco di Montecassino e Linea Gustav, e Roberto Molle, Presidente dell’Associazione Battaglia di Cassino, nell’annunciare l’evento, e in considerazione di alcune critiche giunte nelle ultime ore all’indirizzo degli organizzatori, hanno voluto fortemente sottolineare che: “L’iniziativa è assolutamente scevra da qualsivoglia significato politico, e la decisione di installare questa stele è giunta dopo una profonda riflessione. Da cui emergono: la forte condanna nei confronti del nazismo e del fascismo, e la certezza che non si intende in nessun modo esaltare questa o quella ideologia, né si vuole cancellare la storia o cambiare gli eventi che portarono distruzione e morte nel Cassinate e a Cassino. Su quale debba essere il nostro atteggiamento nei confronti di questi dolorosi eventi, troviamo un grande contributo nel Discorso tenuto dalla Vice Capo Missione della Repubblica Federale di Germania in Italia, Ministro Plenipotenziario Irmgard Maria Fellner al Cimitero Militare Tedesco di Caira in occasione della Giornata di lutto nazionale, il 19 novembre 2017, che invitiamo a leggere sulle nostre pagine associative su facebook”.

“Ma – sottolinea e conclude Pino Valentea distanza di 74 anni, con la stessa sofferenza per la perdita di cari e parenti caduti per effetto della guerra, le generazioni moderne, sia italiane che straniere, chiedono Riconciliazione! “.