Lavoro in Italia, Inps: aumentano assunzioni e licenziamenti, il rapporto è però positivo

Lavoro in Italia, Inps: aumentano assunzioni e licenziamenti, il rapporto è però positivo

24 Maggio 2018 0 Di redazione

DALL’ITALIA – Il quadro del lavoro disegnato dai dati trimestrali dell’Inps in Italia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è in chiaro scuro: Aumentano le assunzioni ma anche le cessazioni. Una rapporto, però che fa segnare un +393.000.

Tutto quanto segue è il contenuto di una nota di Inps.

LA DINAMICA DEI FLUSSI

Complessivamente le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, nel periodo gennaio-marzo 2018 sono state 1.743.000: sono aumentate del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2017. In crescita risultano tutte le componenti: contratti a tempo indeterminato +5,0%, contratti a tempo determinato +12,1%, contratti di apprendistato +18,6%, contratti stagionali +31,4%, contratti in somministrazione +18,0% e contratti intermittenti +51,9%. Nei primi tre mesi dell’anno le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (51.000) hanno registrato un forte incremento rispetto al periodo gennaio-marzo 2017 (+73,0%). In contrazione risultano invece i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo (-19,0%).

Le cessazioni nel complesso sono state 1.350.000, in aumento rispetto all’anno precedente (+14,5%): a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti a termine, soprattutto i contratti a tempo determinato e in somministrazione, mentre diminuiscono quelle dei rapporti a tempo indeterminato (-6,6%). La pubblicazione dei dati sui flussi relativi al primo trimestre 2018 è integrata da quattro nuove tavole (che saranno aggiornate ogni trimestre) finalizzate ad arricchire le informazioni disponibili con ulteriori importanti caratteristiche delle attivazioni e delle cessazioni dei rapporti di lavoro. In particolare viene resa disponibile la serie storica trimestrale (2014-2018) dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati con incentivazioni. Confrontando il primo trimestre di ciascun anno si osserva che nel 2014 l’incidenza dei rapporti incentivati (considerando sia assunzione che trasformazioni) risultava pari al 25%; essa ha raggiunto nel 2015 il 58% mentre successivamente è progressivamente diminuita passando dal 44% del 2016 al 22% del 2018. Nel primo trimestre 2018 su un totale di 548.000 nuovi rapporti a tempo indeterminato (incluse le assunzioni in apprendistato) i rapporti agevolati risultano circa 126.000, di cui 23.000 dovuti all’esonero strutturale giovani.

LA CONSISTENZA DEI RAPPORTI DI LAVORO

Nel periodo gennaio-marzo 2018, nel settore privato, si registra un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +393.000, superiore a quello del corrispondente periodo del 2017 (+334.000). Il saldo annualizzato – vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi – consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Esso a marzo 2018 risulta positivo e pari a +522.000, in leggera flessione rispetto a quanto registrato a febbraio (+550.000). Il saldo rimane ancora negativo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (-62.000), seppur in miglioramento per il terzo mese consecutivo. Continuano i segnali di rafforzamento per l’apprendistato (+69.000). Rimane positivo, anche se in decelerazione, l’andamento dei contratti a tempo determinato (+339.000), dei contratti di somministrazione (+32.000) e dei contratti intermittenti (+116.000).

IL LAVORO OCCASIONALE

La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO), a marzo 2018 si attesta intorno alle 18.000 unità con un importo mensile lordo medio pari a circa 260 euro. Per quanto attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a marzo 2018 si sono superati i 5.000 lavoratori impiegati con un importo mensile lordo medio di poco superiore a 320 euro.