Disastro a Genova, la paura di passare sopra o sotto un ponte

Disastro a Genova, la paura di passare sopra o sotto un ponte

15 Agosto 2018 0 Di redazione

GENOVA – Un ferragosto grigio, quello odierno che si vive in Italia. Trentacinque morti e 16 feriti, mentre si continua a scavare sotto ciò che resta del viadotto Polcevera a Genova ha lasciato ad ogni italiano una sensazione di vulnerabilità e di pericolo. Transitare sopra o sotto un ponte con l’auto insieme alla propria famiglia, non importa se un ponte piccolo o un’opera faraonica considerata vanto dell’ingegneria nazionale, significa accollarsi il rischio di vederselo cadere addosso o sentirselo franare sotto le ruote. Sopra o sotto quanti ponti transiteremo oggi per raggiungere la meta ferragostana prefissata?


Continueremo a chiederci di chi le responsabilità di quanto accaduto ieri a Genova certi che, qualora fossero accertate, nessuno mai pagherà con la galera.
Eppure i pedaggi autostradali incidono nella spesa di un viaggio, quanto il carburante. La fatalità non può giustificare quanto accaduto. La scelta di fare utili e dividendi per gli investitori, invece, spiega bene quanto accaduto così come spiega i problemi nella gestione di altri servizi primari affidati ai privati.
Il servizio idrico ne è un altro esempio lampante. Staccare ricchi dividendi per gli azionisti invece di investire in manutenzione comporta, in quel caso, il rischio di lunghe e dolorose carenze idriche. Nel caso di strade e ponti, invece, il disastro di Genova.
Ermanno Amedei