Fra risse e ‘voto stampella’ D’Alessandro supera l’ostacolo surroga in Consiglio comunale

Fra risse e ‘voto stampella’ D’Alessandro supera l’ostacolo surroga in Consiglio comunale

27 Novembre 2018 0 Di Felice Pensabene

CASSINO – Il Consiglio comunale di ieri sera ha dimostrato, se mai ci fossero ancora dubbi in merito, l’inconsistenza politico-amministrativa di questa maggioranza che governa Cassino. D’Alessandro & Co. hanno evitato l’ennesima figuraccia grazie al voto favorevole del leghista Monticchio sulla modifica dell’ordine del giorno del Consiglio contenuto nella convocazione inviata nei giorni scorsi dal presidente Secondino. Un voto, quello di Monticchio, in aperto contrasto con quello contrario espresso dal capogruppo consiliare del Carroccio, Robertino Marsella. Se poi si prendono in esame le motivazioni di Monticchio che lo hanno portato a quella decisione, si comprende il vero marasma in cui naviga il partito salviniano di Cassino. «Ho votato favorevole alla proposta di inversione dell’ordine del giorno – ha spiegato Monticchio – poiché, trattandosi di un organo istituzionale ritengo corretto che le comunicazioni del Sindaco siano date all’aula, alla presenza di tutti. Non dimentichiamo che i partiti costituiscono parte dell’ordinamento assembleare, in quanto anche articolazioni interne di un organo istituzionale. Il confronto politico deve rimanere sui programmi e non su semplici adempimenti istituzionali». Poche ore prima del Consiglio, però, Lega e FdI si dichiaravano esterni ed estranei alle decisioni di questa maggioranza, solo che alla prima occasione per dimostrare la coerenza di tale posizione tutto sia andato a farsi benedire in Aula. Senza l’ingresso della consigliera Dana Tauwinkelova l’esito sarebbe stato dodici pari considerando anche il sindaco. Quindi un’altra battuta d’arresto.

Da qui l’analisi del consigliere Dem, Alessandro D’Ambrosio che nel suo intervento ha messo in evidenza tutte le contraddizioni emerse: “Questa maggioranza si è ricompattata per paura che la Lega l’avrebbe asfaltata. Un partito che non riesce ad esprimere un concetto e che arriva in Aula e non sa che cosa fare davanti ad una votazione. Come può candidarsi alla guida della città con questi esponenti? Hanno strateghi ed ideologi per poi venire in Aula e votare con la maggioranza”. Ma la vera figuraccia si è palesata nella rissa sfiorata fra i consiglieri Panaccione e Salera, proseguita anche fuori dall’Aula, segno evidente del nervosismo che serpeggia fra alcuni esponenti di questa maggioranza. Resta, comunque, sempre in piedi l’ipotesi della raccolta di firme per una mozione di sfiducia al sindaco promossa dalle opposizioni. Lo si legge in una nota del Pd cittadino in cui si plaude: “alla compattezza, all’impegno e alla determinazione messa in campo dai consiglieri comunali di opposizione tutti e a quelli aderenti al PD presenti all’interno della sala Di Biasio del comune di Cassino per aver sottoscritto la mozione di sfiducia al sindaco di Cassino e alla sua maggioranza”. Quanto durerà la tregua nella maggioranza non si sa, ma in tutta questa ‘confusione’ a rimetterci restano sempre e soltanto i cittadini e la  Città sempre più abbandonata. 

F.Pensabene