Incendio al Tmb Salario, il presidente della provincia di Frosinone dice no ai rifiuti di Roma

Incendio al Tmb Salario, il presidente della provincia di Frosinone dice no ai rifiuti di Roma

14 Dicembre 2018 0 Di redazione

FROSINONE – “Purtroppo è una situazione già vissuta, che chiama in causa direttamente le mancanze dell’Amministrazione comunale di Roma. La Capitale d’Italia, simbolo del nostro Paese, non può non essere in  grado di gestire un servizio fondamentale per i cittadini come la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Non è più concepibile che si continui a rinviare una soluzione e si faccia sempre affidamento alle capacità altrui”.

E’ quanto dichiara in una nota il Presidente della Provincia di Frosinone Antonio Pompeo. L’incendio che martedì ha distrutto il TMB Salario a Roma, l’impianto che trattava i rifiuti della Capitale ha aperto alla necessità di cercare soprattutto nei terrirori circostanti impianti in cui smaltire i rifiuti di Roma in attesa di trovare una soluzione definitiva con un nuovo impianto.

“Roma – dice Pompeo nella nota – sta dimostrando di non avere nessuna strategia sullo smaltimento dei rifiuti, appoggiandosi sempre agli impianti di altri territori. Una strada che non può essere percorsa all’infinito e che, come già annunciato dalla sindaca, produrrà anche degli aumenti sulla Tari per i contribuenti capitolini”.

“Tra l’altro la Provincia di Frosinone è fortemente impegnata sul potenziamento della raccolta differenziata, sia con risorse per i servizi e le strutture ai Comuni, sia con una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, “Save Ciociaria”. Stiamo lavorando da tempo e per tempo per non soffrire quello che sta vivendo Roma e questa situazione può mettere in difficoltà anche chi comunque ha un sistema che funziona. In sede di confronto con la Regione Lazio, per l’aggiornamento del Piano dei Rifiuti, chiederemo espressamente e con forza il rispetto del principio dell’autosufficienza dei territori, non solo a tutela dei nostri cittadini, ma anche perché Il tempo degli slogan è finito. Roma faccia il suo dovere, come lo stanno facendo le Province del Lazio”.