Al centro socio-educativo di Caira operatori sul piede di guerra, disattesi gli impegni assunti

18 Giugno 2009 0 Di Felice Pensabene

Il malumore degli operatori del Centro socio-educativo per ragazzi disabili di Caira è sfociato in una giornata di ‘fermo’ delle attività didattiche-riabilitative.. Esasperati dal mancato rispetto degli accordi da parte della cooperativa Koinonia, i lavoratori, infatti, si son fermati martedì scorso, per ribadire il rispetto dei loro diritti e degli impegni, presi e mai mantenuti, primo fra tutti il pagamento degli stipendi alla scadenza fissata, ma anche un maggior coordinamento fra azienda e dipendenti. E’, infatti, dal mese di aprile che aspettano il pagamento di quanto loro dovuto. “Non è la prima volta – si legge in un comunicato di Arcangelo Longo della Cisl – che i dipendenti son costretti ad aspettare gli stipendi oltre il termine fissato”. “E’ gente che ha famiglia e, come tutti, le normali scadenze da rispettare – precisa ancora Longo – ed in passato han dovuto aspettare anche sei mesi per avere lo stipendio. Durante le giornate di chiusura del centro, inoltre, non vengono pagati e l’apertura viene fatta coincidere con quella delle scuole, alla metà di settembre, con perdita di altre giornate lavorative. Questa è una struttura che non può continuare ad essere gestita in questo modo ”. Da qui la decisione di ‘fermare le attività’ e riunirsi in un’assemblea, proprio a Caira.
“Il mancato pagamento delle mensilità è solo un aspetto del problema – sottolinea Longo – quello che questi lavoratori chiedono sono maggior coordinamento fra loro ed i responsabili della cooperativa e strumenti che migliorino le condizioni del loro lavoro ed il servizio agli utenti, ma fino ad oggi senza alcun risultato. Del resto, prosegue Longo – le cooperative altro non sono che un sistema di piccoli padroni legati ai centri di potere, che mascherano una gestione imprenditoriale”. “Siamo lasciati – lamentano alcuni operatori – senza indicazioni su come svolgere il lavoro, senza corsi di aggiornamento, molto spesso siamo costretti ad improvvisare nell’interesse dei ragazzi, cercando di coinvolgerli in attività stimolanti e formative”. C’è, inoltre, da segnalare l’assenza, all’assemblea dei lavoratori, di rappresentanti della cooperativa che gestisce il centro e dell’amministrazione comunale. Senza contare i disagi arrecati alle famiglie a cui la giornata di sciopero è stata comunicata solo il giorno prima, quando in realtà l‘azienda ne era a conoscenza fin dal 12 giugno. L’agitazione per il momento, sottolineano i lavoratori, si è limitata ad un solo giorno per non creare disagi ai ragazzi e alle loro famiglie, ma non escludono ulteriori giornate di lotta.
di Felice Pensabene