Traumi alla colonna vertebrale; cassinati all’avanguardia

22 Giugno 2009 Off Di redazione

Curare e, soprattutto, sanare una frattura alla colonna vertebrale in poco più di dieci giorni. Appena qualche anno fa sembrava un’ipotesi impossibile dato che gli infermi erano costretti a lunghi mesi di immobilizzazione. Oggi invece, quell’ipotesi, grazie ad un tecnica sperimentata dal Prof. Giuseppe Fargnoli e dai suoi collaboratori chiamata Cifoplastica con Palloncino e Cemento acrilico, è una realtà praticata, anche con una certa disinvoltura, nel reparto di Ortopedia dell’Ospedale Santa Scolastica di Cassino. Quindi, Giuseppe Fargnoli primario del reparto e la sua equipe, fanno scuola. Importanti riconoscimenti, infatti, sono stati ottenuti dal lavoro di ricerca e sperimentazione svolti dall’equipe medica cassinate. I lavori presentati al congresso ALOTO (Associazione Laziale Ortopedici Traumatologi Ospedalieri), al congresso internazionale SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia), al congresso nazionale OTODI (Ortopedici e Traumatologi Ospedalieri D’Italia) oltre ad essere considerati e premiati tra i migliori, hanno anche riscosso il lusinghiero risultato di essere pubblicati, in grande rilevanza, tra le pagine dell’importante rivista ortopedica internazionale “Journal of Orthopaedics and Traumatology”. Un risultato, quello conseguito dal Prof. Fargnoli e dai suoi collaboratori, la cui importanza è sancita soprattutto dai benefici che ne trarranno soggetti a cui l’intervento risparmierà grandi complicazioni. Ma come funziona? Lo abbiamo chiesto direttamente al protagonista, il Prof. Fargnoli: “Dopo vasta esperienza acquisita nel trattamento dei crolli vertebrali osteoporotici degli anziani ed osteolitici da tumori ed altre patologie con Cifoplastica con Palloncino e Cemento acrilico, abbiamo esteso l’indicazione al trattamento delle fratture somatiche acute traumatiche composte e scomposte sia stabili che instabili.
Utilizziamo,in anestesia locale con piccola sedazione, una tecnica mininvasiva percutanea grazie alla quale si inseriscono nel corpo vertebrale fratturato, per via peduncolare o parapeduncolare, due palloncini ad espensione che vanno a ridurre la frattura creando uno spazio dove andrà ad alloggiarsi del cemento (inserito a bassa pressione) il quale solidificando in pochi minuti(3-4 min.) stabilizza la frattura ed elimina il dolore. Il cemento utilizzato è calcio fosfato riassorbibile KyphOs FS. Dopo 24 ore dall’intervento il paziente può riprendere la stazione eretta e la deambulazione Dopo 10 giorni si procede alla rimozione dei 2 punti di sutura cutanea. Il nostro follow-up è di circa un anno con risultati tutti positivi. L’età dei pazienti deve essere compresa tra i 28 e i 55 anni(nelle fratture acute traumatiche),dai 55 in su, nelle fratture osteoporotiche, e a qualsiasi età,nelle fratture osteolitiche. Il trattamento delle fratture vertebrali traumatiche con cifoplastica con palloncino – conclude Fargnoli – è risultato molto sicuro ed efficace. Il futuro è nei materiali reversibili (difosfonati), soprattutto nei pazienti giovani. Questi prodotti assicurano la stabilizzazione interna della vertebra fratturata e la scomparsa degli stessi nei successivi 12-18 mesi dal trattamento”. Ma non solo. La stessa equipe di medici guidata dal Prof. Fargnoli, si è distinta anche per un’altra tecnica applicata per risolvere problematiche causate da traumi sempre alla colonna vertebrale nonché da processi degenerativi(discopatie e protusioni discali dolorose) che provocano dolori lancinanti e costanti. Sei anni di trattamenti sono stati dettagliati in una voluminosa relazione medico-scientifica presentata all’ALOTO. La casistica riguarda 21 casi di esiti dolorosi di fratture vertebrali sottoposti a stabilizzazione vertebrale posteriore con viti peduncolari o gancetti laminari e barrette in titanio più artrodesi vertebrale posteriore con apposizione di AGF (fattori di crescita autologhi) e Pro-osteon (idrossiapatite di corallo). Mediamente la fusione dell’artrodesi posteriore si è avuta in 6 mesi invece che in 8-10 mesi, con la completa risoluzione del dolore e il totale recupero funzionale.
La stabilizzazione vertebrale con contemporanea artrodesi posteriore con Fattori di crescita autologhi (AGF) e idrossiapatite di corallo(Pro-osteon), si è rivelato un ottimo sistema per il trattamento degli esiti dolorosi di fratture vertebrali guarite viziosamente, cioè con conseguente instabilità vertebrale cronica, in quanto ha permesso di risolvere tutti i casi trattati con la completa e definitiva remissione del dolore cronico post-traumatico e con il completo recupero funzionale. La tecnologia e lo strumentario ideato dalla Interpore Cross International, ha reso l’intervento semplice ed efficace, anche se richiede una discreta curva di apprendimento ed esperienza pratica nella chirurgia vertebrale. L’introduzione di AGF e Pro-osteon ha permesso di accelerare i tempi di artrodesizzazione vertebrale, evitando prelievi di osso autologo per innesto, e pertanto riducendo anche i tempi di durata dell’intervento, con grandissimi vantaggi per il paziente. Per il trattamento chirurgico delle discopatie e protusioni discali dolorose viene utilizzata una tecnica chirurgica minivasiva,ormai abbastanza consolidata e sperimentata negli Stati Uniti d’America, la Stabilizzazione vertebrale dinamica,che è quasi simile alla precedente tecnica con la differenza che nelle barrette impiantate esiste un “Dinamizzatore” che conserva la mobilità fisiologica,risolleva il disco degenerato neutralizzando l’eccessivo carico su di esso, con conseguente scomparsa del dolore cronico vertebrale.