L’abbazia di Montecassino si prepara alle celebrazioni Benedettine

12 Marzo 2010 0 Di redazione

Un calendario fitto di iniziative che si articoleranno quest’anno per dieci giorni facendo di Cassino e dell’Abbazia di Montecassino, scelta da San Benedetto come culla del mondo e “metropoli del monachesimo”, il crocevia della cultura europea all’insegna dell’incontro, del dialogo, della pace e della speranza.
Il 21 marzo, giorno di inizio della primavera, è dedicato a San Benedetto, il Patrono d’Europa. Il luogo principe delle celebrazioni in onore del Santo è da sempre il monastero benedettino più importante del mondo, l’Abbazia di Montecassino.
Momento di festa, di cultura, di musica, di incontro e confronto, di preghiera, di profonda spiritualità all’ombra della secolare tradizione di Montecassino, laboratorio di un’idea di Europa oltre il 2000. Un’Europa che può unire cercando le vie per conciliare l’identità cristiana con un’Europa multiculturale e multireligiosa. Una sfida che parte proprio da Montecassino.
“I Giorni di San Benedetto”, organizzati dall’Abbazia di Montecassino e dalla Fondazione San Benedetto, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero delle Politiche Comunitarie, della Provincia di Frosinone, del Comune di Cassino e con il sostegno della Regione Lazio, prevedono un ricco calendario di iniziative che si concentrano dall’12 al 21 marzo, ma che è stato aperto ufficialmente sabato 27 Febbraio con l’accensione della fiaccola Benedettina a Colonia, città che dal 3-4 giugno 1999 ha ospitato Il Consiglio Europeo e in quell’occasione ha dato l’avvio al processo di elaborazione della Carta dei diritti fondamentali con una decisione che si apre con parole particolarmente impegnative: ” la tutela dei diritti fondamentali costituisce un principio fondatore dell’Unione europea e il presupposto indispensabile della sua legittimità. L’obbligo dell’Unione di rispettare i diritti fondamentali è confermato e definito dalla Corte di giustizia europea nella sua giurisprudenza. Allo stato attuale dello sviluppo dell’Unione è necessario elaborare una Carta di tali diritti al fine di sancirne in modo visibile l’importanza capitale e la portata per i cittadini dell’Unione”
La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, che nel preambolo enuncia ” I popoli europei nel creare tra loro un’unione sempre più stretta hanno deciso di condividere un futuro di pace fondato su valori comuni”, firmata come Dichiarazione solenne al Consiglio Europeo di Nizza, il 7 dicembre 2000 ai sensi dell’art. 6 del Trattato di Lisbona, ha ora lo stesso valore giuridico dei Trattati.

A testimoniare l’alto profilo internazionale dell’iniziativa, il 21 marzo la Solenne Messa Pontificale sarà presieduta da S. E. Rev.ma Tarcisio Cardinale Bertone Segretario di Stato Vaticano e concelebrata da S. E.za Rev.ma Giuseppe Bertello Nunzio Apostolico in Italia e dall’Abate di Montecassino Pietro Vittorelli. Si attende la presenza del On. Franco Frattini Ministro degli Affari Esteri, del sottosegretario Gianni Letta. Saranno presenti inoltre gli Ambasciatori degli Stati d’Europa accreditati sia presso il Quirinale che presso la Santa Sede.

Le celebrazioni iniziano a Cassino venerdì 12 marzo con l’inaugurazione della Fiera di San Benedetto (aperta fino al 21 marzo) che trasforma il cortile del Palagio Badiale in un vivo e suggestivo scenario medievale fatto di botteghe d’epoca, antichi mestieri, scene di vita quotidiana animate da un folto numero di giovanissimi. Sono ben quattordici infatti le scuole che impegnate nell’allestimento e nell’animazione delle tante diverse scene e situazioni in costume. La fiera infatti è la ricostruzione del grande mercato annuale che si svolgeva in epoca medioevale nel giorno dedicato al Santo Patrono. Se secoli fa la fiera era l’occasione per ammirare e acquistare prodotti provenienti da lontano, oggi la manifestazione è l’occasione per rivivere un’atmosfera lontana nel tempo, riattualizzare la tradizione di antichi mestieri e saperi artigiani a “rischio di estinzione”, lasciarsi trasportare dal fascino dell’antico. Accanto a tintori, sarte, scalpellini, si riportano in vita figure mitizzate come il Catapano, il Cambiavalute, la Chiromante. Atmosfera di gioia e di festa anche grazie a rappresentazioni e spettacoli di artisti di strada, menestrelli, mangiafuoco, giullari e soprattutto tavole imbandite in un suggestivo percorso all’interno del Palagio Badiale. Ricco, infatti, è lo spaccato della gastronomia dell’epoca con tanto di degustazioni di piatti medievali e prodotti tipici che i visitatori acquisteranno scambiando addirittura monete d’epoca.

E’ sabato 13 marzo una delle giornate più suggestive, quando nel chiostro del Bramante in Abbazia, il Corteo con circa 450 figuranti (che rappresenta tutti i ceti sociali della Terra di San Benedetto: nobiltà, borghesia, artigiani e popolo) riproporrà l’antico Tributo. Si tratta del Tributo che i ‘rectores’ delle Universitates ogni anno dovevano al successore di S. Benedetto per la vita del monastero e per il bisogno dei poveri e degli ammalati che bussavano al sacro cenobio. In quel periodo l’abate, dopo aver riorganizzato i beni di Montecassino, stabilì anche il censo dovuto dai vari paesi della Terra di San Benedetto al Monastero. Il Tributo oggi è rappresentato dal cero votivo che il rettore della Curia maggiore di San Germano offre al Santo Patrono Benedetto. A seguire danze medievali nel Chiostro del Bramante.
Il 14 così come il 21 marzo le vie di Cassino si animano per la sfilata del Corteo Storico Terra Sancti Benedicti, nato 16 anni fa. Il Corteo ricostruisce in modo molto suggestivo un tratto di storia della Terra di San Benedetto, dalla seconda metà del XIII secolo fino alla fine del feudalesimo. La manifestazione prevede momenti molto spettacolari, nei quali è coinvolta l’intera cittadinanza, come la presentazione dei Gonfaloni, la Rievocazione del Tributo a San Benedetto e l’Arrivo da Colonia della Fiaccola benedettina, con la Proclamazione del Messaggio di Pace alla presenza di tutti gli Ambasciatori degli Stati d’Europa, la Rievocazione del Giuramento di fedeltà e devozione della Milizia al Successore di San Benedetto e la Processione del Santo. Il corteo vede sfilare per le vie della città di Cassino 450 figuranti in costume, per rievocare i fasti della Signoria Monastica Cassinese ai tempi dell’Abate Bernardo Ayglerio tra il XIII e XIV secolo. Lungo il percorso distribuzione alla popolazione delle Panelle di San benedetto trasportate su un carro trainato da buoi.
Il 19 marzo riflettori accesi sull’arte più giovane: vernice a Montecassino della Mostra “ARS, ORA ET LABORA”.
I giovani artisti dell’Associazione Culturale Pentacromo: Raffaele D’Aguanno, Mario De Luca, Giuseppe De Michele, Rocco Iannelli, Orazio Iannetta, Rodolfo Losani, Edoardo Rossi e Salvatore Zacchini, propongono infatti nel contesto artistico e culturale contemporaneo la figura e l’opera civilizzatrice di San Benedetto e della sua Regola, sintetizzata dal motto “Ora et labora”. La manifestazione fortemente voluta e incoraggiata dall’Abate Pietro Vittorelli e sponsorizzata dalla Banca Popolare del Cassinate è curata dai critici d’arte Angelo Calabrese ed Antonio Risi. Sarà allestita nel museo dell’Abbazia di Montecassino.

Week end clou quello finale: il 20 marzo il pomeriggio domina la scena il Palio dei Castelli della Terra Sancti Benedicti organizzato grazie alla collaborazione di alcuni giovani che fanno parte del corteo Storico. Quest’anno avrà luogo anche una spettacolare gara di giochi popolari. Il Palio, al quale parteciperanno i 16 Castelli dell’antico feudo (nel XIII secolo erano più di 40), vede sfilare nelle vie della città di Cassino 450 figuranti con sontuosi costumi d’epoca rigorosamente riprodotti.
Grande attesa per sera quando la festa diventa un momento forte di spettacolo diretto ai giovani (ore 20.30 Piazza Labriola):
“ASPETTANDO LA FIACCOLA DI SAN BENEDETTO – LE VIE DEI GIOVANI LE VIE DELL’EUROPA” – musiche, immagini ed emozioni – sullo sfondo dell’imponente montagna di Montecassino totalmente illuminata da fiaccole: uno scenario di grande suggestione visiva che farà da sfondo ad una performance fatta di letteratura, teatro, musica con ospiti su cui ancora c’è l’embargo ma che si annunciano di grande richiamo.
La sera del 21 marzo a conclusione di una lunga giornata di cerimonie in Abbazia e in città con la sfilata al completo del Corteo Storico, i Giorni di San Benedetto si chiudono con il 1° Trofeo di Fuochi pirotecnici, grande spettacolo di luci e colori, vero e proprio regalo alla città.
NOTA SULL’ABBAZIA DI MOTECASSINO
L’Abbazia di Montecassino, fondata da S.Benedetto Abate nel 529 d.C., è la più importante e la più antica Abbazia della Cristianità nella quale da ormai 1500 anni è presente una Comunità Monastica benedettina. L’Abbazia è stata distrutta quattro volte nella storia: nel 577 dai Longobardi, nell’883 dai Saraceni, nel 1349 da un terremoto e nel 1944 da un bombardamento delle Forze Alleate nell’ultimo conflitto mondiale. Dopo la ricostruzione, avviata subito dopo la fine della guerra e durata circa quindici anni, il 24 ottobre 1964, seguito da uno stuolo di Padri Conciliari, il papa Paolo VI ha riconsacrato la risorta Basilica e nello stesso giorno ha proclamato S.Benedetto Patrono Primario d’Europa. Dal 1964 ad oggi l’abbazia di Montecassino si è sempre adoperata per promuovere prima l’idea di una Europa unita e, dopo l’Unione, perchè i popoli dell’Unione e del Continente europeo approfondissero la loro conoscenza e con essa potessero sviluppare rapporti di amicizia e collaborazione. Per questo motivo da ormai molti anni il 21 marzo, data tradizionale della festa di S.Benedetto, è diventata l’occasione per una vera e propria celebrazione per l’Europa.