L’emergenza sanitaria gestita dalla Asl con i “camminatori”

23 Marzo 2010 0 Di redazione

Oltre due ore di attesa per conoscere l’esito delle prove crociate, l’esame del sangue che permette di individuare i fattori di compatibilità necessari per una trasfusione. E’ quello che accade in ospedale a Cassino (Fr) a causa dell’accorpamento a Frosinone, da una settimana, del centro trasfusionale. Al Santa Scolastica il servizio funziona dalle 8 del mattino alle 14. Ciò significa che se nel corso del pomeriggio o durante la notte, in piena emergenza, è necessaria una trasfusione di sangue ad un ferito, o ad un degente colpito da emorragia, qualcuno deve partire da Cassino con il prelievo e portarlo a Frosinone per effettuare le così dette prove crociate. Per questo sembra che esista una figura appositamente creata che porta un nome idoneo: “camminatore”. Si tratta di un dipendente Asl di Pontecorvo che ha dato disponibilità a questo servizio, pertanto, quando scatta la chiamata, lui parte da Pontecorvo, arriva a Cassino, prende il prelievo, lo porta a Frosinone per analizzarlo e poi ritrasmette gli esiti a Cassino. Una procedura che farebbe sorridere se non si trattasse di una cosa seria come la gestione delle emergenze sanitaria e che ad attendere i tempi di questa nuova strategia aziendale ci si possa trovare un uomo o donna o bambino con una emorragia. E’ vero; la crisi e l’esigenza di tagliare nella sanità porta a scelte difficili, ma possibile che non ci siano altri servizi o straordinari medici da tagliare?