L’impianto di smaltimento dell’amianto a Villa S. Lucia, all’esame della Conferenza dei Servizi

7 Aprile 2010 0 Di Felice Pensabene

Si svolgerà domani 8 aprile, l’attesa Conferenza dei Servizi che dovrà discutere sul delicato problema della realizzazione dell’impianto di smaltimento dell’amianto a Villa Santa Lucia. Un tema che ha infuocato la recente campagna elettorale per le regionali. C’è attesa e soprattutto ansia per una decisione importante per tutto il territorio.  Sarà il banco di prova per i neo eletti alla Pisana e per vedere concretizzate le dichiarazioni e gli impegni presi con gli elettori sull’argomento durante tutta la campagna elettorale. Abbiamo chiesto l’opinione e le aspettative ad Anna Maria Tedeschi, neo eletta al Consiglio regionale.

Secondo Lei, cosa ci si può aspettare da questa Conferenza?

” Occorre fare delle precisazioni in ordine alla funzione della Conferenza dei Servizi. In questo organismo, si concentrano in un unico contesto logistico e temporale le valutazioni e le posizioni delle singole amministrazioni portatrici degli interessi pubblici coinvolti in un procedimento amministrativo, al fine di consentire il coordinamento tra le amministrazioni coinvolte e di favorire l’intervento di accordi tra le stesse. La disciplina della conferenza di servizi è finalizzata all’attuazione del principio di buon andamento dell’Amministrazione pubblica, di cui all’art. 97 della Costituzione, in quanto mezzo di semplificazione e snellimento dell’azione amministrativa. Una prima tesi considera la conferenza di servizi quale organo amministrativo collegiale di carattere straordinario, ragion per cui il provvedimento finale sarebbe imputabile non alla P.A. procedente che convoca la conferenza – o alle Amministrazioni che esprimono i loro assensi – bensì alla conferenza stessa quale centro autonomo d’imputazione. In merito alla seconda tesi sulla natura giuridica della conferenza di servizi, essa la delinea come mero modulo organizzatorio, una forma di accordo tra più organi di separate amministrazioni, privo di una propria individualità. Tale tesi pone in rilievo che l’istituto si limita a facilitare il coordinamento tra le singole autorità amministrative, unici centri di imputazione volontaristica. Ne consegue che l’atto finale risulta imputato solo all’amministrazione che adotta il provvedimento finale, ovvero alle altre amministrazioni che manifestano le loro voluntates provvedimentali. Occorre precisare che l’istituto in parola riveste oramai una duplice funzione: da un lato si presenta come modulo generale di semplificazione procedimentale, dall’altro come strumento di coordinamento volto alla composizione dei differenti interessi pubblici coinvolti in un dato procedimento e quindi alla individuazione dell’interesse pubblico prevalente”.

Si riusciranno a dare risposte concrete su un tema, come quello dell’impianto di Villa S. Lucia, che preoccupa i cittadini?

“La Conferenza dei Servizi dell’8 aprile dovrà quindi esprimersi circa l’”interesse pubblico prevalente” relativamente alla costruzione dell’impianto che dovrebbe trattare 60.000 tonnellate di amianto all’anno. Immagino che nessuno abbia dei dubbi circa il fatto che il vero interesse pubblico sia quello di impedire che l’impianto non si costruisca, ma considerata la drammaticità del caso, che è stata più volte evidenziata anche nelle pagine di questo giornale, è necessario bandire qualsiasi forma di retorica ed esprimersi in maniera netta e chiara senza equivoci e senza rinvii. La campagna elettorale si è ormai conclusa e tutti coloro che hanno già manifestato la loro volontà politica su questo caso e che saranno parte attiva nella Conferenza, avranno modo, il prossimo 8 aprile, di dar seguito agli impegni con un atto amministrativo concreto. L’azione politica seria è fatta di impegni e di azioni concrete. Ritengo che adesso sia il momento di concretizzare gli impegni assunti durante la campagna elettorale. Ad ogni modo è ormai chiaro a tutti che l’interesse pubblico prevalente è quello che questo sciagurato impianto non si realizzi né a Villa Santa Lucia, né altrove. E’ da ritenere, dopo tutte le analisi svolte, che non sussistano i requisiti necessari affinché sia garantita la salute pubblica e mi auguro che questo emerga chiaramente nella relazione che sarà prodotta dal tecnico incaricato dal comune di Villa Santa Lucia. Il territorio ha delle forti aspettative: ci si attende che l’8 aprile venga definitivamente affossato lo sciagurato progetto in esame. Non intendo nemmeno paventare una diversa conclusione e a questo proposito mi rivolgo a tutti coloro che avranno diritto di voto in seno alla Conferenza: gli occhi di tutti i cittadini sono puntati verso di voi, siete degli osservati speciali e, dopo le gravi e ripetute carenze di informazione, questa è l’occasione per porre rimedio a decisioni affrettate e poco avvedute prese in passato. Con l’augurio che questa triste vicenda si concluda con un sospiro di sollievo, invito tutti gli aventi diritto di voto ad agire esclusivamente nell’interesse pubblico e l’interesse pubblico dichiarato a gran voce è che questo impianto non deve essere realizzato”.

F. Pensabene