morte di un feto, ginecologa di Frosinone condannata dalla terza corte di appello di Roma

1 Giugno 2010 0 Di Natalia Costa

Accusata di violazione della legge sull’interruzione della gravidanza.

Si tratta di una ginecologa di Frosinone.

V. P., è stata condannata oggi a due mesi di reclusione dalla terza corte di appello di Roma per aver provocato con «imprudenza, negligenza ed imperizia» la morte di un feto.

I giudici hanno quindi ribaltato la sentenza di primo grado che aveva mandato assolta l’imputata. Secondo l’accusa, la ginecologa avrebbe deciso tardivamente il ricovero di una gestante, arrivata oltre la quaranta-duesima settimana gravidanza.

Il feto venne alla luce già morto nell’ospedale di Velletri nel gennaio 2004. Per la stessa vicenda sono già stati condannati anche due medici dell’ospedale, Walter Favale e Luigi Addessi, a otto mesi di reclusione per negligenze in materia di controlli.

Nel processo la parte lesa è stata rappresentata dall’avvocato Stefano Maccioni.

Tamara Graziani