Pubblicato il nuovo numero del bollettino trimestrale del CDSC

20 Luglio 2010 0 Di redazione

Studi Cassinati, il Bollettino trimestrale di studi storici del Lazio meridionale, edito dal CDSC onlus, Centro Documentazione e Studi Cassinati, continua a fornire agli appassionati di storia del territorio preziose informazioni su un passato dimenticato e tutto da riscoprire. In apertura dell’ultimo numero in libreria lo studioso Fernando Riccardi, con il suo “Piemontesi a caccia di … tonache”, si sofferma ad esaminare gli atteggiamenti ostili del nostro Risorgimento nei confronti della chiesa cattolica. A proposito di chiese, quelle in muratura, Studi Cassinati propone notizie su edifici di cui non si sapeva più nulla: Costantino Iadecola sulla chiesa aquinate di Valli, Giovanni Petrucci su quella di S. Croce in Olivella, Domenico Lollo su quella di San Simeone in Alvito.
Passando a tempi più recenti Erasmo Di Vito chiarisce l’errore di un decreto di Vittorio Emanuele II, del 1872, che inspiegabilmente poneva i comuni di Coreno Ausonio, Castelnuovo Parano ed Ausonia nella sezione elettorale di Isernia. Sergio Macioce rievoca la vicenda del medico aquinate Arturo Iadecola sfuggito all’eccidio di Cefalonia. Gaetano De Angelis Curtis propone brani poetici che esaltano il sacrificio di Cassino nella seconda guerra mondiale e quello degli eroici sminatori del dopoguerra. Alessandra Pinchera ritorna sul negletto monumento alla Pace di Mastroianni posto sulle pendici di Rocca Janula a Cassino illustrandone il senso ed il valore artistico voluti dallo scultore. L’ex sindaco di Cassino, dott. Mario Alberigo, rievoca la figura dell’abate di Montecassino Ildefonso Rea, l’abate della ricostruzione della gloriosa casa di S. Benedetto.
A chiusura della rivista l’archeologo Angelo Nicosia traccia una lunga nota critica sull’ultima pubblicazione del prof. Filippo Carcione dell’Università di Cassino, nota che non mancherà di sollevare repliche nell’ambito di un civile dibattito storico.
Il numero si apre con l’editoriale di Emilio Pistilli che denuncia il rovinoso decreto ministeriale che annulla, quasi, le agevolazioni per le spese di spedizione delle stampe periodiche, con grave danno per le piccole associazioni culturali: “Lo Stato economizza anche sulla promozione della Cultura” è il titolo dell’editoriale, nel quale, tra l’altro, si legge: “Si dice che bisogna incoraggiare le iniziative culturali, specialmente quelle che si basano sul volontariato, poi si fanno provvedimenti che finiscono per comprimere economicamente le loro potenzialità”, dopo di che si aggiunge: “Noi siamo piccola cosa e la nostra voce è appena un sussurro nel chiassoso concerto della comunicazione; per questo ci attendevamo che almeno i grossi editori nazionali facessero sentire la loro voce di dissenso in maniera forte; macché! Dopo una appena formale segnalazione del decreto in questione non si è sentito più nulla”.