Convegno su pmi e sviluppo, D’Aguanno: “urgono una cabina di regia ed il metodo della concertazione”

15 Dicembre 2010 0 Di redazione

«L’impegno che tutti dovremmo assumere è quello di realizzare un processo caratterizzato da una forte volontà di innovare le modalità di intervento nelle dinamiche di sviluppo locale, aumentandone la portata propositiva e pro­muovendo il maggior numero di reti tra i diversi attori territoriali»: lo sostiene il consigliere regionale del Pdl, Annalisa D’Aguanno, nel presentare il convegno odierno – ore 17 presso l’Edra Palace Hotel – sulle piccole e medie imprese per lo sviluppo.
«Di fronte alla sfida della globalizzazione – spiega – credo che occorra passare ad una “nuova fase”, quella della “condivisione dei processi di pianificazione dello sviluppo locale”, caratterizzata da tre princìpi: concertazione, sussidiarietà e responsabilità. La cultura della “concertazione” e della “sussidiarietà”, infatti, costituisce un passaggio epocale per lo sviluppo di molti territori come il nostro, che non potrà però avvenire senza cambiare la qualità degli obiettivi e delle azioni; senza assumere un visione d’insieme delle potenzialità del nostro territorio; senza pianificare interventi condivisi con tutti gli attori locali. In una parola, è d’obbligo “fare sistema”».
«Intanto mi rivolgo anche al Presidente della Provincia di Frosinone, sulla scia dal recente “manifesto delle 14 associazioni imprenditoriali della provincia di Frosinone” con il quale con forza si è chiesto alla politica ed alle Istituzioni di promuovere interventi di programmazione e pianificazione dello sviluppo attraverso una concreta azione di concertazione e condivisione degli obiettivi. Ritengo, infatti, che il primo fondamentale passo sia quello di condividere con le associazioni degli imprenditori – racchiuse intorno al Tavolo di Concertazione – il Piano strategico pro­vinciale come documento di espressione della pianificazione strategica partecipata e condivisa con gli attori locali. IInfatti, penso che dobbiamo insistere nella pratica della “condivisione”, in quanto sintesi dei tre princìpi dello sviluppo locale (concertazione, sussidiarietà, responsabilità). Stimolare tutti gli attori locali ad impegnarsi nella costruzione di una idea condivisa dello sviluppo territoriale locale. La nuova visione strategica di sviluppo dovrà essere unitaria e condivisa dagli attori locali e deve essere fondata sulle specificità locali ed i potenziali vantaggi competitivi del territorio, all’interno della quale anche la cultura e l’ambiente dovranno rappresentare le basi, come motori, per la strutturale rigenerazione sociale ed economica del nostro territorio».
«In molti, sul nostro territorio, sono stati abituati, purtroppo, ad invocare sempre nuove soluzioni e ricette provenienti – appunto – dal centro, invece di applicarsi ad usare bene e rispettare quelle che esistono, come le opportunità derivanti dalle po­litiche di sviluppo “dal basso”. Oggi, invece, c’è bisogno di capacità e attitudine delle diverse istituzioni a convergere verso obiettivi comuni. Vuol dire riconoscere la forza del principio della collaborazione tra le Istituzioni e tra queste e gli attori locali (imprese, associazioni, università, eccetera). Le amministrazioni comunali devono mostrare un comportamento innovativo, capace di svolgere un ruolo attivo nei processi di sviluppo del territorio, affiancando alle “tradizionali” funzioni di indirizzo e di governo, le funzioni “straordinarie” di programmazione e gestione degli interventi di sviluppo locale. Ovviamente urgono una “Cabina di regia” o di un “tavolo locale per lo sviluppo”, composto dagli amministratori locali e dagli altri attori (imprese, università, istituti di credito, Consorzi Industriali, professionisti)».
«Anche a livello locale, nel Cassinate, occorre affrontare in modo netto le nuove sfide. Bisogna ammettere “senza se e senza ma” che il nostro è un territorio che, pur mostrando una forte vitalità, risente della mancanza negli anni di una seria e condivisa azione programmatoria dello sviluppo locale. Sono note a tutti le vicende che negli ultimi anni stanno in­teressando l’area del cassinate: la crisi della Fiat e del suo indotto; la forte crisi del commercio; il settore del tu­rismo che non decolla; lo stallo degli investimenti pub­blici per le reti e le infrastrutture di trasporto, per fare alcuni esempi. Così come sono a tutti note le potenzialità spesso inespresse del nostro territorio: la centralità geografica, l’università, la presenza di siti archeologici e storici, l’Abbazia, eccetera. Sono convinta che le problematiche settoriali e territoriali diffuse, aggravate dalla crisi economica, possono essere affrontate e risolte soltanto in modo integrato e condiviso con tutti gli attori locali. L’idea di una “cabina di regia” o “tavolo locale per lo sviluppo” è, lo ribadisco, alquanto attuale. Può rappresentare “il contenitore” ideale in cui “fare sistema”, concentrandosi sulle cose essenziali, mettendo in comune idee e risorse per programmare lo sviluppo».