Giandomenico Valente, nuovo responsabile della parrocchia di S. Maria Assunta, allo Scalo

7 Ottobre 2011 0 Di Felice Pensabene

“Saluto con gioia e soddisfazione la notizia della nomina di Mons. Giandomenico Valente a nuovo responsabile della parrocchia dello Scalo di Roccasecca. Una nomina che sarà di sicuro portatrice di una nuova stagione di crescita religiosa, culturale e nel contempo civile e sociale, sia per i fedeli di Santa Maria Assunta che per l’intera città”.

A parlare così, è Pompeo Cataldi, ex assessore ai beni culturali e al turismo del comune di Roccasecca, che con Giandomenico Valente ha avuto un contatto diretto e una collaborazione quasi giornaliera nel periodo in cui il sacerdote era in servizio in città, pastore della comunità della Santissima Annunziata al Castello, circa venti anni fa.

“Don Giandomenico – continua Pompeo Cataldi – è una personalità di grande spessore, capace di unire l’esercizio puntuale e scrupoloso del ministero sacerdotale con l’entusiasmo che coinvolge i fedeli, in particolare i giovani. Ma, soprattutto, è un sacerdote capace di valorizzare le peculiarità storiche e tradizionali del luogo in cui esercita la sua missione.

Il suo incarico allo Scalo è una grande opportunità per la parrocchia più popolosa di Roccasecca, che costituisce quasi il 70% dei residenti. Sicuramente saprà promuoverne le ricchezze e saprà essere guida certa e sicura del gregge che gli è stato affidato.

Siccome lo conosco bene, sono certo che punterà molto sull’aspetto culturale, l’ha sempre fatto. Il mio entusiasmo per la sua nomina nasce proprio per questo motivo. Roccasecca, negli ultimi anni, è andata sempre più regredendo culturalmente e di conseguenza socialmente. Una figura come Mons. Giandomenico può essere l’occasione per invertire la rotta. A lui affido un compito: a partire dalla popolosa e più importante realtà della città, lo Scalo, operi per tutelare l’intero patrimonio storico, artistico, culturale e di conseguenza turistico di Roccasecca.

Confido nelle sue capacità organizzative e sulla sua sensibilità, affinché le ricchezze storico-culturali, in primis la tradizione tomistica, possano essere rilanciate per divenire collante di unità e di crescita dell’intera collettività. Lo invito, pertanto, a rivolgere le sue attenzioni e il suo impegno a tutta la comunità roccaseccana. Sono sicuro che è la persona più adatta per questa missione.

Ricordo e cito, in conclusione, tre episodi legati al suo arrivo a Roccasecca, parroco del Castello: l’accoglienza di circa 500 studiosi provenienti dall’Università Angelicum di Roma il 13 maggio 1987; l’inaugurazione di viale Paolo VI il 7 marzo 1989 e le annuali celebrazioni in onore di San Tommaso, sempre di livelli eccelso.

Ecco, da Don Giandomenco mi aspetto, ma sono sicuro che sarà così, un ritorno a quel modo di fare religione e,  insieme, cultura  nel nostro paese. Benvenuto di nuovo tra noi”.