Frosinone, la Corte dei Conti indica la strada per evitare il dissesto

29 Luglio 2012 0 Di redazione

Adottare le necessarie misure finalizzate a ripristinare gli equilibri di bilancio; porre in essere idonei provvedimenti atti ad evitare, in futuro, il ripetersi del ricorso ad anticipazioni di tesoreria come prassi ordinaria o quantomeno ricondurla a quel carattere di eccezionalità che essa dovrebbe avere; adottare appropriate misure correttive nella gestione dei residui; provvedere in tempi rapidi all’aggiornamento dell’inventario; ridurre senza indugio la consistenza dei debiti di finanziamento; adottare in tempi rapidi la prevista deliberazione ricognitiva delle partecipazioni societarie in essere. Queste le prescrizioni imposte dalla Corte dei Conti, nel deliberato seguente all’audizione del 6 giugno scorso sul bilancio 2010 del Comune di Frosinone, l’ultimo approvato dalla precedente amministrazione, che indicano il sentiero da seguire per il risanamento delle casse dell’ente, al fine di evitare il dissesto finanziario.
I magistrati contabili hanno pronunciato un giudizio di grave irregolarità, mai espresso in tali termini in passato, su tutti i punti presi in esame dai residui passivi e attivi, per passare alle anticipazioni di cassa e per finire con gli organismi partecipati (vedasi documento allegato).
“Come più volte detto – ha esordito il sindaco di Frosinone Nicola Ottaviani – non ci interessa fare processi contabili a chicchessia, ma certo ci aspettiamo, quantomeno, un’assunzione di responsabilità da parte di chi ci ha preceduto. La disastrosa situazione finanziaria è stata ufficialmente certificata dalla Corte dei Conti, che non è certo un organo politico di parte. L’obiettivo è quello di intraprendere un cammino virtuoso per giungere a un progressivo e costante risanamento delle casse del Comune di Frosinone”.
“L’alternativa sarebbe – ha continuato il sindaco Ottaviani – quella di dichiarare il dissesto finanziario, ricorrendone, forse, già tutti i presupposti, ipotesi, questa, che sarebbe sì a portata di mano, ma che condannerebbe la città a tre anni di immobilismo, facendola regredire ancor di più rispetto a quanto già successo in questi ultimi anni. Noi, invece, stiamo tracciando un percorso che consenta di contenere le spese, di rientrare nei debiti, ma, allo stesso, tempo che non comprima il livello e la qualità delle prestazioni e dei servizi”.
“Questo – ha concluso il sindaco Ottaviani – potrà avvenire attraverso un’attenta programmazione e un’analitica selezione delle voci di spesa, eliminando soprattutto il superfluo”.
“Come amministratori – ha detto l’assessore alle finanze e al bilancio Riccardo Mastrangeli – abbiamo il dovere di raccogliere la sfida del risanamento, non abdicando alla programmazione e allo sviluppo. Davanti ai magistrati contabili ci siamo trovati nella paradossale situazione di dover essere ripresi per fatti su cui non avevamo alcuna responsabilità. La prossima volta contiamo di portare a casa un risultato migliore, e la nuova amministrazione ha già attivato iniziative importanti e concrete sul fronte della spesa corrente, dando priorità, al contempo, agli investimenti strutturali”.