Fondi Europei, Legambiente: “Fondamentale che Regione acceleri, ragionare per nuova idea futuro Lazio”

25 Giugno 2013 0 Di redazione

Dall’Ufficio stampa Legambiente Lazio riceviamo e pubblichiamo:

“Sui fondi europei è fondamentale che la Regione acceleri, per recuperare il ritardo accumulato a causa della mancanza di un governo per molti mesi, per ragionare finalmente tutti assieme per cambiare modello, definire una nuova idea per il futuro del Lazio e lavorarci per battere le crisi economica e ambientale –ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio, a margine dell’incontro “Lazio idee Fondo Sociale Europeo 2014-2020: proposte e progetti per migliorare la vita delle persone” all’Auditorium Parco della Musica-. Serve un nuovo patto per una Regione verde e smart, che punti sui beni comuni, sul lavoro, sui diritti per diffondere benessere, qualità della vita, soddisfazione. Con cinque anni di amministrazione di fronte, questa può essere l’occasione per avere una marcia diversa da parte di chi governa rispetto al passato, per questo è importante che si avviino tavoli di confronto che devono divenire vere e proprie occasioni di co-progettazione del futuro del Lazio.”

La chiave ambientale è determinante secondo Legambiente per modernizzare il Lazio, ed è una delle massime priorità nella programmazione dei nuovi Fondi Europei 2014/2020. Peraltro si tratta di fondi che saranno sicuramente ingenti, seppur diminuiti probabilmente rispetto alla precedente programmazione 2007-2013 ancora da concludere, quando gli investimenti del Programma Operativo Regionale POR FESR sono stati di 743,5 milioni di euro, quelli del Piano di Sviluppo Rurale PSR di 703 milioni di euro, quelli del POR FSE per la formazione e l’occupazione di 736 milioni di euro.

“Siamo del tutto favorevoli a cancellare i bandi per finanziamenti “a pioggia”, serve piuttosto definire obiettivi e priorità volano di sviluppo per il Lazio e integrare i fondi per la formazione con quelli strutturali e per l’agricoltura -continua Parlati-. Nel Lazio serve un ragionamento per Roma e la sua area metropolitana e per le 18 grandi città del Lazio con oltre 40mila abitanti, per trasporti, mobilità sostenibile e rigenerazione urbana. Va rilanciata l’attuazione del piano della qualità delle acque, sul fronte della biodiversità le aree protette devono uscire dal dimenticatoio dell’agenda della politica, sull’agricoltura bisogna dare ascolto agli agricoltori e alle loro associazioni e investire sulle produzioni legate al Made in Italy. Fondamentale poi il ragionamento sulle aree interne, che coinvolge centinaia di piccoli borghi che costituiscono un valore enorme per la nostra regione. La nuova programmazione dei Fondi Europei è l’occasione giusta per fare queste scelte innovative, per questo lanciamo subito anche l’idea che la necessaria co-progettazione con le istituzioni, le parti sociali, le imprese sia realizzata con un tavolo di partenariato unico a livello regionale e che sia anche istituita una struttura di sostegno finanziata con i fondi dell’assistenza tecnica per migliorare il coinvolgimento delle parti economiche e sociali nei programmi.”