Crisi delle istituzioni, il sindacato di polizia Silp: “Pronti a fare la nostra parte ma la politica faccia la sua”

3 Agosto 2013 0 Di redazione

“In questo momento difficilissimo del Paese, è fondamentale che i problemi sociali non si trasformino in problemi di polizia. – E’ quanto dichiarato dal Segretario Provinciale del Silp per la Cgil di Frosinone Gianni Viola – La mancanza di lavoro e la precarietà, inaccettabile, di quello che c’è, l’assenza di adeguate risposte alle problematiche di carattere sociale come la casa, la salute, la scuola non possono e non devono trasformarsi in un fronte di guerra, dove da una parte vi sono i cittadini alla ricerca di risposte, dall’altra lo Stato rappresentato dalle forze di polizia in assetto di guerra. Riteniamo che le uniche strade da perseguire, alla luce anche di quanto potrà accadere in autunno, siano quelle della politica, del confronto e dell’impegno in un momento particolarmente duro per l’Italia. E’ inutile nascondere i problemi o fare finta di nulla: servono sacrifici e anche molti, ma è indispensabile che questi sacrifici siano ripartiti tra tutti in proporzione alle possibilità e, soprattutto, siano compiute scelte che non penalizzino le fasce più deboli ed esposte del Paese che, diversamente, in un contesto di crisi come quello che stiamo vivendo, avrebbero bisogno di maggiori tutele. Il ruolo delle forze di polizia adesso è quello di garantire la serenità e la tranquillità sociale, che non significa impedire la protesta o la contestazione, ma scongiurare che tutto questo degeneri, imboccando un sentiero pericoloso per i singoli e per la democrazia. La politica fino ad oggi ha dato un pessima prova di se stessa, contribuendo ad acuire i problemi anziché risolverli, non riuscendo a creare quel clima di giustizia sociale che aiuterebbe ad affrontare l’emergenza che stiamo vivendo. Invece di pensare a politiche del lavoro serie ed efficaci, oppure a come far funzionare meglio lo stato sociale o, ancora, a migliorare un fisco ingiusto che premia gli evasori strangolando i contribuenti onesti ci si è persi e ancora ci si perde in questioni personali, -il florilegio di leggi ad personam degli ultimi anni lo dimostra-, e dietro ad ipotetiche riforme della Giustizia dall’evidente sapore contro riformatore, il cui scopo sarebbe soltanto quello di rendere la politica libera dai controlli della Giustizia. Tutto ciò mentre il Paese continua a soffrire per una crisi che è divenuta devastante, facendo sembrare ogni cosa precaria e dal futuro incerto. Anche i lavoratori di polizia stanno subendo gli effetti di questa condizione durissima: tagli di ogni genere di risorsa, mancanza di turn-over, contratti bloccati dal 2009, hanno contribuito a depotenziare le potenzialità degli uffici sempre più affidati alle capacità e alla volontà dei singoli. Forze di polizia più anziane, con mezzi più vecchi il cui impegno non è per nulla diminuito, anzi, è aumentato a fronte della continua perdita di potere d’acquisto degli stipendi, erosi dalla mancanza di rinnovi contrattuali, dal mancato pagamento di qualsiasi scatto di anzianità. Tutto questo, però, non pone in discussione l’impegno dei lavoratori di polizia, che sanno bene qual è il loro ruolo, particolarmente in un quadro così difficile per tutti. L’auspicio è che la politica comprenda fino in fondo la gravità del momento, mettendo da parte vergognose querelle personali, riappropriandosi del ruolo che le compete, tirando fuori l’Italia da una crisi pericolosa che sta ponendo in discussione la coesione sociale, favorendo il riciclaggio degli immensi patrimoni della criminalità organizzata. Questa provincia, purtroppo, sta vivendo una crisi ancora più acuta, con un tessuto economico ormai allo stremo, che sta evidenziando i pesanti effetti di una politica familistica e clientelare portata avanti per anni. Anche qui c’è bisogno di un cambiamento profondo, ma occorre la capacità di non fare di tutta l’erba un fascio, perché la generalizzazione indiscriminata impedisce di vedere la realtà e, soprattutto, nasconde le vere responsabilità. Anche in questa realtà le forze di polizia continuano ad interpretare il ruolo di garante della sicurezza e della tranquillità sociale; un ruolo che dovrà essere svolto con maggiore attenzione nei prossimi mesi se la crisi industriale segnerà ulteriori negatività. Il Silp per la CGIL in tutto questo sarà un elemento attivo a garanzia della democrazia e della trasparenza, affinché ogni diritto costituzionale possa essere goduto ed esercitato democraticamente da ogni cittadino di questa provincia”.