Sale Slot, Formia sulle barricate per una legge di iniziativa popolare che metta un freno al gioco d’azzardo
18 Gennaio 2014Il gioco d’azzardo è un problema paragonabile solo a quello della droga. Se a livello Nazionale la seconda viene contrastata, la prima viene invece quasi incentivata ed ecco che, sempre più famiglie, attirate dallo specchietto delle allodole di qualche rara vincita, finiscono sul lastrico o in mano agli strozzini. Una barricata sembra erigersi da Formia e dalla sua amministrazione comunale ben intenzionata a proporre una legge di iniziativa popolare che ponga un freno alla dilagante dipendenza da slot-machine. “Per sostenere la raccolta di firme necessaria alla presentazione della legge – fanno sapere l’assessora alle Attività Produttive Clide Rak e la delegata alla Legalità Patrizia Menanno – l’amministrazione sarà in Piazza Vittoria i giorni 20 e 25 gennaio. In Comune i moduli per la raccolta sono già disponibili dallo scorso 9 di gennaio. Sarà fondamentale intervenire sulla normativa nazionale dal momento che, ad oggi, la regolamentazione vagliata con le varie forze politiche e i movimenti civici formiani non è adottabile ‘sic et simpliciter’, proprio perché la legge esistente non attribuisce agli Enti locali alcuna autonomia nel fissare paletti e restrizioni. Numerosi pronunciamenti dei Tribunali amministrativi regionali italiani parlano chiaro. In un quadro normativo così sfavorevole – sostiene il tandem di amministratrici – l’unica iniziativa ed azione seria che il Comune di Formia poteva mettere in campo era di aderire, con la “Scuola delle buone praticheâ€, al Manifesto contro il gioco d’azzardo e promuovere una legge di iniziativa popolare che regolamenti una volta per tutte la questioneâ€. Resta fermo comunque l’intento di definire anche un regolamento comunale che, in linea con le politiche regionali, “volga alla prevenzione e trattamento delle ludopatie mediante un’adeguata collocazione delle nuove sale da gioco (grazie anche alla mappatura in corso delle sale esistenti e degli esercizi commerciali ad oggi dotati di videolottery e slot machines), incentivi per i titolari che rimuovano o scelgano di non installare video slot, divieti di attività pubblicitaria sul gioco d’azzardo, controlli sul rispetto degli orari e del divieto ai minori di 14 anniâ€. “Mediante una adeguata campagna di comunicazione e sensibilizzazione – proseguono Clide Rak e Patrizia Menanno – ci preoccuperemo anche di fornire corrette informazioni sui rischi connessi al gioco e sulle effettive probabilità di vincite. Facciamo appello al senso di responsabilità ed alla sensibilità degli esercenti e gestori formiani, affinché rinuncino a qualche facile guadagno fatto a scapito della salute dei cittadini più fragili e socialmente più esposti: il fatto – concludono – che lo Stato consenta il gioco d’azzardo non può costituire un’attenuante per nessunoâ€.