Scoperti 4 tombaroli nel Parco di Vulci e recuperato vasellame etrusco

13 Marzo 2014 0 Di redazione

Nel corso di un servizio rivolto alla tutela del patrimonio storico-archeologico, i militari della Tenenza di Tarquinia hanno fermato, in alcuni terreni a ridosso del Parco di Vulci, quattro uomini intenti in attività di scavo finalizzate alla profanazione di una tomba di epoca etrusca.
L’attività d’indagine che ha condotto alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria dei “tombaroli”, di età compresa tra i 50 e i 70 anni, ha avuto impulso da riscontri operati dai finanzieri intervenuti prontamente sul posto, cui hanno fatto seguito ulteriori sviluppi di indagine e attenti sopralluoghi, per mezzo dei quali è stato possibile riscontrare la presenza di numerose aree fresche di “esplorazione”.
Da lì, dopo ore di appostamento, il blitz: fingendosi “cercatori di asparagi”, i finanzieri sono giunti alle spalle del quartetto al lavoro, sorprendendoli in flagranza di scavo, ma in tempo utile ad impedire la profanazione della tomba individuata.
Le perquisizioni domiciliari scattate subito dopo, coordinate dalla Procura della Repubblica di Viterbo, hanno consentito di recuperare e porre sotto sequestro diversi pezzi di vasellame di fattura etrusca.
La tomba etrusca fatta oggetto di scavo dai tombaroli fermati, si trova in un’area nota agli addetti del settore, ma non era stata ancora compiutamente censita. Da un primo sommario esame il sito sembra essere di particolare interesse storico. Sono, pertanto, tutt’ora in corso le attività di approfondimento e di coordinamento informativo con il personale della Soprintendenza competente, al fine di operare tutti gli opportuni riscontri e porre in essere le cautele e le tutele necessarie per un recupero lecito, doveroso e rispettoso del patrimonio e del territorio, oltre che della salute e della sicurezza dell’uomo.