Doppio appuntamento a Gaeta per Palma Lavecchia autrice di Parliamone Ancora

5 Agosto 2014 0 Di redazione

Palma Lavecchia torna a Gaeta per presentare la nuova edizione in self-publishing del suo romanzo, “Parliamone ancora”, e lo fa attraverso due appuntamenti in due diverse cornici, parimenti straordinarie e suggestive: venerdì 8, alle ore 18.00, presso il lido “La Nave di Serapo”, e domenica 10, alle 19.00, sulla terrazza del ristorante “La Garitta” alla Montagna Spaccata. Durante gli incontri, l’Autrice e la Relatrice, Lucia Maltempo, proporranno il romanzo attraverso la lettura di alcuni brevi brani dello stesso e una contestuale riflessione con il pubblico intervenuto sui temi salienti.
La prefazione al manoscritto, a cui sono stati riconosciuti più patrocini morali – Provincia di Barletta-Andria-Trani, Provincia di Latina, Comune di Barletta, Comune di Cassino, Comune di Montella, Comune di Lanciano, Comune di Gaeta – è stata curata dal Professor Alessandro Meluzzi, noto psichiatra e opinionista in molte trasmissioni televisive, che affronta l’importanza di trasmettere ai figli dei validi stimoli educativi, soprattutto nelle fasi iniziali della vita, perché possano trarne una giusta dose di autostima, vero motore di una crescita serena ed equilibrata.
Il romanzo, infatti, scaturisce da una riflessione: talvolta succede che un genitore, o una persona cara, con cui avevamo un rapporto contrastato, viene improvvisamente a mancare, lasciandoci soli con il nostro dolore e i nostri rimpianti. “Parliamone ancora”, con un linguaggio semplice e scorrevole, conduce ad una serie di riflessioni sull’argomento e sull’importanza di tentare di ricucire ogni legame importante finché la vita ce ne lascia il tempo.  
L’opera ha come preciso obiettivo quello di far riflettere in merito all’importanza di un percorso, che ognuno può intraprendere, per sperare in un cambiamento che abbia origine soprattutto dentro di noi.
Molti sono stati i consensi di pubblico che l’opera ha registrato, determinati soprattutto dal fatto che, affrontando molte diverse problematiche, il lettore finisce, in qualche modo, per riconoscersi in qualcuna di queste ed entrare in empatia con i personaggi della storia, che irrimediabilmente finiscono per diventare familiari.
Questi concetti sono tutti magistralmente rappresentati nella copertina, opera dell’artista Rosaria Nastro, dal titolo “L’attesa”, realizzata con pastelli, carboncino, acquerelli e gocce di caffè su carta, che raffigura una ragazza alla finestra: infatti, quella di Emma, la protagonista del romanzo, alla finestra è un’immagine che ritornerà in più punti del romanzo. Lei si incolla alla finestra ogni volta in cui sua madre va via; eppure, tra Emma e sua madre il rapporto è fortemente contrastato. Allora, quella finestra segna la dipendenza che si crea con certe figure a noi affettivamente più vicine, ma effettivamente più lontane. Una dipendenza ai limiti del patologico, che ci fa sperare che se ne vadano via quando ci sono accanto e ci tiene con il naso incollato ad un vetro, in attesa che tornino, ogni volta in cui, poi, veramente se ne vanno. Ecco perché il disegno riproduce un riverbero di finestre: sono tutte quelle a cui Emma è rimasta incollata nel corso degli anni, ad aspettare che sua madre tornasse da lei. Le lettere, quelle disegnate nel cielo, sono le parole silenziose, sono i pensieri che Emma non avrebbe mai ammesso neppure a se stessa: la speranza di un ritorno, di un recupero, di una riconciliazione. Però, quello stesso cielo è tinto di bei colori, a significare che quell’attesa, prima o poi, potrebbe aprire spiragli di rinnovata serenità.

Biografia dell’Autrice. Palma Lavecchia è nata il 9 novembre del 1974 a Barletta, città che ha lasciato fin da giovanissima per intraprendere gli studi universitari in Architettura, prima a Pescara e poi a Roma, conseguendo  nel 2003 la laurea in Restauro Architettonico. Nello stesso anno, ha scelto di arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri, e dopo diversi incarichi tra Roma, Cassino, Lanciano e Gaeta, attualmente vive e lavora ad Alatri. Sposata e madre di due bambini, cerca e trova il tempo per scrivere, riversando nei suoi romanzi quel bagaglio di storie e di emozioni di cui la vita, ogni giorno, la arricchisce. E’ prevista per marzo l’uscita del suo secondo romanzo, “Mi chiamo Beba”, Infinito Edizioni, che tratta il delicato tema della violenza tra le mura domestiche.

Su www.palmalavecchia.wordpress.com è possibile reperire ogni ulteriore informazione.

palma.lavecchia@gmail.com