Boati nella Valle di Canneto, chi controlla i prelievi dell’acqua di Acea?

Boati nella Valle di Canneto, chi controlla i prelievi dell’acqua di Acea?

12 Agosto 2016 0 Di redazione

Settefrati – “Chi controlla quanta acqua Acea preleva dalla sorgente di Capod’acqua a Canneto?”. A porsi la domanda è il sindaco Riccardo Frattaroli di Settefrati.

“Da qualche anno si ripetono nella valle di Canneto, dove il colosso dell’acqua capta il prezioso liquido per rifornire 50 comuni del territorio, preoccupanti boati. Sappiamo che dipendono da frane sotterranee provocate anche dall’abbassamento della falda acquifera”. Le due cose, quindi, la captazione e i boati con il rischio di più preoccupanti fenomeni, potrebbero essere collegate.

“Riparare le perdite ad un acquedotto costa molto di più che introdurre nell’acquedotto stesso più acqua e non vorremmo che fosse questo il sistema adottato da Acea per contenere le spese. Ma non possiamo escluderlo perché non sappiamo se la Regione, che dovrebbe farlo, effettua controlli sui prelievi della principale fonte di Acea”. La nostra preoccupazione è che se si esagera con il prelievo dell’acqua, si potrebbe rischiare anche di perdere la falda a svantaggio non solo di Settefrati ma anche degli altri 50 comini a valle”. Acea, poi, pretende bollette costosissime dagli utenti ma non concede ciò che effettivamente deve.

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“A Settefrati – continua il sindaco – avere il punto di prelievo più importante di Acea, non da alcun vantaggio ma solo spese e responsabilità. Il Comune deve provvedere alla manutenzione delle strade per arrivare alla fonte e questo ha un costo. Qualcuno, come la Corte dei Conti, potrebbe anche chiedermi il perché li sostengo dato che è per Acea. Ho più volte chiesto un ristoro di Acea per Settefrati i cui abitanti si ritrovano a pagare bollette salatissime come tutti gli altri, ma anche i costi della manutenzione delle strade. Perché deve gravare solamente solo sulla mia comunità? Basterebbe qualche frazione di centesimo per ogni metro cubo prelevato per garantire, il controllo sui prelievi e opere di messa in sicurezza e rispetto ambientale all’intera valle di Canneto da tutti definita le Dolomiti del Centro Italia”. Questo anche perché la qualità dell’ambiente a Canneto va preservato a cominciare proprio dalla sua acqua. La valle, per via del suo monastero e dello splendido paesaggio, è visitata mediamente da 700mila persone l’anno. Il depuratore che esiste non funziona perché mancano i soldi per farlo funzionare quindi fedeli e appassionati di montagna per i bisogni devono arrangiarsi.

“Abbiamo chiesto preventivi per la gestione del depuratore a più aziende specializzate e tutti si aggirano sui 60mila euro l’anno. Il Comune di Settefrati conta 800 anime, circa 250 famiglie a cui non posso chiedere di dividersi questa spesa. Che nessuno pensi che Canneto sia una grossa risorsa economica per il Comune. L’unica attività che c’è, il punto ristoro con fitta camere non porta al Comune più di 3mila euro l’anno comprensiva di immondizia per smaltire la quale il comune stesso paga”. Insomma, Acea che tanto prende da quella valle, nulla da per preservarla.

Ermanno Amedei