Cassino, si è spento Domenico Gargano, l’ultimo sindaco della ricostruzione

Cassino, si è spento Domenico Gargano, l’ultimo sindaco della ricostruzione

23 Giugno 2019 0 Di Felice Pensabene

CASSINO –  Si è spento nel pomeriggio di ieri l’ex sindaco Domenico Gargano. Se ne va un pezzo di storia della città di Cassino, una colonna portante della sua storia politica, culturale e sociale di questa Città. Ultimo sindaco della ricostruzione post-bellica, aveva 96 anni e lascia dietro di sé un patrimonio culturale e politico di enorme spessore. Una vita dedicata alla politica, per cui si è sempre speso senza riserve. Ultimo degli andreottiani di ferro, dagli inossidabili rapporti con l’Abbazia, il sindaco che ha accolto per ben due volte un papa in città, Paolo VI nel 1964 e Giovanni Paolo II nel 1979, come si legge nella sua biografia. Un sindaco che ha indossato sempre e solo una casacca politica, quella della Democrazia Cristiana, vivendone direttamente il travaglio politico. Quella Democrazia Cristiana che lo ha portato a ricoprire importanti e fondamentali ruoli politici ed amministrativi cittadini, provinciali e regionali. Nelle elezioni amministrative del 23 maggio 1954 entrò per la prima volta in Consiglio comunale, dove rimase per oltre 35 anni, ricoprendo più volte la carica di assessore e quella di sindaco e vantando record di preferenze e consensi elettorali alle elezioni comunali. Dal 1970 al 1975 è stato presidente dell’Amministrazione provinciale di Frosinone, e nella terza legislatura è entrato in Consiglio regionale, subentrando, come primo dei non eletti, a Gerardo Gaibisso, divenuto parlamentare europeo. Domenico Gargano è stato uno dei sindaci della ricostruzione. A lui si deve il rilancio economico, sociale e culturale della Città, le sue politiche furono determinanti per l’insediamento della Fiat e della Skf, l’Università e gli impianti sportivi di via Appia. L’ Ateneo di Cassino, nello scorso maggio, gli ha conferito la medaglia dell’Università insieme ad un attestato solenne del rettore Giovanni Betta per “il ruolo svolto nella sua lunga attività amministrativa e politica”.

Alla famiglia le condoglianze della redazione de ilpuntoamezzogiorno.it.

F. Pensabene