Vaccini anche per i disabili “non estremamente vulnerabili”. Prenotazione on line dal 13 marzo

Vaccini anche per i disabili “non estremamente vulnerabili”. Prenotazione on line dal 13 marzo

15 Marzo 2021 Off Di Felice Pensabene

CASSINO – Buone notizie sul fronte delle vaccinazioni per i disabili. Da sabato 13 marzo sarà possibile la prenotazione on line del vaccino anche per i disabili non compresi fra le categorie di quelli “estremamente vulnerabili”, lo si legge in un riquadro evidenziato sul sito Salute Lazio. Per la prenotazione occorre il codice di esenzione e la tessera sanitaria. Potranno, infatti prenotare la somministrazione del vaccino anti Covid19, presso il medico di famiglia, anche i disabili con invalidità civile al 100%, con indennità di accompagnamento ed identificate con il codice di esenzione C02. Un notevole passo avanti nella lotta alla pandemia e nel programma di vaccinazione per tutti quei soggetti che, non essendo ricoverati in strutture, e che vivono in famiglia ora potranno finalmente ricevere il vaccino.

Nelle scorse settimane molte associazioni dei disabili del Lazio e della provincia di Frosinone avevano protestato per questa grave carenza nei confronti di questi cittadini dal piano vaccinale. Il nuovo provvedimento dà un sospiro di sollievo alle famiglie dei portatori di handicap che fino ad ora erano stati esclusi dalla vaccinazione perché non titolari dei codici indicati nella circolare come soggetti estremamente vulnerabili. Ora anche per questi cittadini, con la somministrazione del vaccino, potranno uscire dall’isolamento e tornare ad una graduale normalità, a frequentare in sicurezza, i centri diurni. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità dal Consiglio regionale del Lazio nei giorni scorsi. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale alla sanità D’Amato, secondo cui: “con questa legge si è scritta una bella pagina dal Consiglio regionale, che rende sistematiche le buone pratiche e l’integrazione socio-sanitaria”. L’approvazione è stata accolta con gioia dalle associazioni dei disabili, in primo luogo dalla Fish Lazio, e da tutti gli altri sodalizi che a più riprese avevano fatto sentire la loro voce su questa carenza nel programma di vaccinazione.