Candidati di Roma propongono ampliamente termocombustore di San Vittore, sindaco Bucci “no, pensino a pagare debiti”

Candidati di Roma propongono ampliamente termocombustore di San Vittore, sindaco Bucci “no, pensino a pagare debiti”

11 Agosto 2021 Off Di redazione

“Vogliono risolvere i problemi di Roma accentuando quelli il basso Lazio”. è quanto dichiara Nadia Bucci, sindaco di San Vittore del Lazio, commentando le proposte elettorali arrivate da più candidati alla poltrona di sindaco della Capitale intenzionati, qualora fossero eletti, ad ampliare il termocombustore di San Vittore del Lazio di proprietà Acea, con una quarta linea di incenerimento. Sarebbe questa la soluzione principale che circola nella campagna elettorale per Roma 2021, secondo i concorrenti allo scranno più alto del Campidoglio, per superare la continua emergenza rifiuti a Roma. Prospettiva che la sindaca del Comune del basso Lazio respinge con forza. “Nessuno – afferma Bucci – propone una soluzione definitiva ai problemi che Roma si porta dietro da anni. La prima inadempienza è della Regione Lazio che non fa rispettare la prevista autonomia che ciascun Ato deve avere anche nella gestione dei rifiuti. Una mancanza che a cascata si ripercuote sull’Ato di Frosinone che aveva progettato e realizzato un ciclo di rifiuti perfetto avendo sul suo territorio un impianto di trattamento” a Colfelice, “una discarica” a Roccasecca “e un termocombustore a San Vittore. Un sistema compromesso dalla valanga dei rifiuti arrivati da Roma a Roccasecca e che ne hanno provocato il prematuro esaurimento”.

Come a Roccasecca prima della chiusura della discarica, a San Vittore arrivano con regolarità i rifiuti ma non i ristori previsti. “A ogni comune sede di impianto di termocombustore, viene riconosciuto il 4 per cento della tariffa applicata per lo smaltimento di una tonnellata di rifiuti”, prosegue la sindaca. Per questo “il Comune di Roma è debitore verso San Vittore, per i conferimenti di Ama fino all’anno 2020, di circa un milione e mezzo di euro (1.440.990) mentre altri 2 milioni 174 mila euro circa sono crediti vantati da società parallele a Roma. Complessivamente il credito vantato da tutte le società che conferiscono al termo combustore di San Vittore dal 2017, quindi non solo Roma ma anche altri territori è di oltre 8 milioni e 300 mila euro”. Una cifra importante per un Comune il cui bilancio annuale è di circa 10 milioni di euro. Se il Cdr (Combustibile da rifiuto, o rifiuto trattato) continua ad arrivare regolarmente, per ricevere i benefit economici è stato necessario intraprendere una lunga e complessa azione giudiziaria “i cui tempi si sono allungati a causa del Covid. Nessuno dei candidati a sindaco di Roma ha parlato di voler saldare il debito – conclude Bucci -, ma pensano ad ampliare l’impianto in modo da poter incenerire più rifiuti. A questo noi continueremo a dire di no”.