Montecassino, a 78 anni dai bombardamenti l’abate Ogliari: “Il mondo ancora sfregiato da violenza”

15 Febbraio 2022 Off Di redazione

Cassino – Sono trascorsi 78 anni da quel tragico giorno in cui la gloriosa abbazia venne completamente rasa al suolo. La prima bomba fu sganciata alle ore 9.45 dagli Alleati nella convinzione che essa rappresentasse un caposaldo delle linea difensiva dei tedeschi. Molti cassinati si erano rifugiati nel monastero convinti di trovarvi riparo, nonostante il giorno prima volantini lanciati dalla Quinta Armata avessero messo la popolazione sull’avviso preannunciando il bombardamento del monastero. Tante le vittime sotto le macerie.

Questa mattina una cerimonia di commemorazione in ricordo della distruzione dell’Abbazia e delle vittime del bombardamento del 15 febbraio del 1944 è stata celebrata nella Basilica Cattedrale.

Nell’omelia l’Abate di Montecassino Dom Donato Ogliari ha detto: “Qualsiasi guerra, anche quando uno dei due contendenti si aggiudica la vittoria, è sempre una sconfitta per tutti, innanzitutto per la perdita di vite umane causata, e poi perché genera sfiducia nella reale capacità dell’essere umano di trasformare questa «aiuola che ci fa tanto feroci» (Par. XXII,151) in un luogo di convivenza pacifica e di fratellanza universale.
È stato calcolato che da quando gli avvenimenti storici succedutisi lungo i secoli hanno cominciato ad essere documentati e registrati, nel mondo vi sono stati solamente 29 anni senza guerra. La stessa parola greca eirene, pace, ha il significato primario di intervallo/pausa, all’interno di quella che rappresenterebbe, invece, la condizione umana normale, e cioè la guerra. Dal canto suo, anche il termine latino pax, pur avendo un significato più positivo, in quanto suggerisce l’idea di un patto/accordo tra le parti belligeranti, lascia intendere che la guerra sia qualcosa di inevitabile, che ci accompagna sempre. Da un lato non ci è difficile sottoscrivere questa convinzione. Basta guardarsi attorno. Nonostante le buone intenzioni e una maturata sensibilità nei confronti della pace, il mondo è ancora sfregiato da violenze e guerre di ogni genere. E speriamo che i venti di guerra che soffiano non lontano da noi non ne producano una di nuova!”.

Tra i presenti il sindaco di Cassino, Enzo Salera, unitamente al prefetto di Frosinone, Ernesto Liguori, e ad esponenti politici quali la presidente del Consiglio comunale, Barbara Di Rollo, gli assessori Luigi Maccaro e Maria Concetta Tamburrini, i consiglieri Alessandra Umbaldo e Bruno Galasso, e una delegazione dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra insieme al Presidente Provinciale Alfredo Langiano.

Il Presidente Provinciale dell’Anvcg Alfredo Langiano

“E’ stata una pagina dolorosa, sempre viva nel ricordo dei cassinati e del mondo intero – ha detto il sindaco Enzo Salera – Tanti i civili che tra quelle macerie trovarono la morte. Ricordare è fondamentale per non ripetere gli orrori della guerra che sempre è distruzione e morte. La “memoria” assume un valore fondamentale, in particolare per i giovani e per quelli di noi che non hanno vissuto direttamente quella tragedia. E’ infatti attraverso il ricordo e la memoria che si aiuta la formazione e la crescita della coscienza dei giovani che potranno essere a loro volta portatori di conoscenza e di valori di tolleranza verso le generazioni future.”

“Un momento commosso e sentito – ha detto il presidente provinciale Anvcg Alfredo Langiano – in cui l’abate di Montecassino Dom Donato Ogliari ha rimarcato sia la pagina della triste storia cassinate che i princìpi di pace e solidarietà fra i popoli  di cui l’Associazione Nazionale Vittime Civili  di Guerra si fa da sempre promotrice.

Ed è proprio in virtù del messaggio di pace fra i popoli che auspichiamo che questo sia da riflettore e monito per coloro che quotidianamente alimentano venti di guerra trascurando che la strada per la pace è sempre quella del dialogo” – ha dichiarato il Presidente Provinciale di Frosinone Alfredo Langiano al termine della cerimonia odierna presso l’Abbazia di Montecassino.