Droga, mamma e quattro figli nell’azienda dello spaccio a Pontecorvo

Droga, mamma e quattro figli nell’azienda dello spaccio a Pontecorvo

13 Aprile 2022 Off Di redazione

Quattro arresti e altre 4 misure cautelarti sono state eseguite, questa mattina, a Pontecorvo, Piedimonte San Germano e a Sant’Arpino (Ce), dai carabinieri della compagnia di Pontecorvo, coadiuvati, nelle fasi esecutive, da militari della Compagnia di Cassino, di Marcianise (Ce) e da personale delle unità cinofile di Roma Santa Maria Galeria. Le misure sono state disposte dal Gip di Cassino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di otto soggetti gravemente indiziati, in concorso tra loro, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Le indagini svolte da febbraio 2020 a febbraio 2021, hanno avuto origine da segnalazioni investigative che indicavano movimenti sospetti nei pressi della casa di uno degli indagati. Nel corso delle intercettazioni telefoniche successivamente attivate, sarebbe stata appurata l’esistenza di una fitta rete di spaccio, di natura “familiare” costituita da madre, da quattro figli e dalla moglie di uno di essi. La donna e il suo “staff” si occupava di approvvigionarsi, sia dall’hinterland napoletano sia da soggetti extracomunitari, di sostanza stupefacente di vario tipo, per poi immetterla, dopo averla confezionata, sia sul territorio pontecorvese sia su quello del cassinate. Nel corso dell’indagine, ed a riscontro della stessa, sono stati rinvenuti e sequestrati circa 3 chili di droga di vario tipo, nonché tratte in arresto due persone e segnalati, alla prefettura di Frosinone, quali assuntori, circa venti persone. Durante l’esecuzione dei provvedimenti restrittivi, è stata inoltre arrestata, per detenzione ai fini di spaccio, una quarantaduenne della provincia di Caserta, moglie di uno dei destinatari della misura cautelare, perché trovata in possesso di cocaina e hashish, per un peso totale di circa 25 grammi. Nella stessa abitazione sono stati anche trovati circa 30mila euro suddivisi in banconote di vario taglio, provenienti dell’attività delittuosa che, insieme allo stupefacente, è stato sottoposto a sequestro.