“Passaggi” la personale di Marinella Argetta, allestita nelle sale di Pentacromo

“Passaggi” la personale di Marinella Argetta, allestita nelle sale di Pentacromo

9 Giugno 2022 Off Di Felice Pensabene

CASSINO – Si intitola “Passaggi” la personale di pittura di Marinella Argetta che sarà inaugurata questo pomeriggio, giovedì 9 alle ore 19, fino al 12 giugno nella sala esposizioni dell’associazione “Pentacromo” di via Rossini  a Cassino. Venti tele, circa, mostreranno il pensiero creativo e l’impegno dell’Artista. Suggestivo ed importante il titolo della mostra, ‘Passaggi’, scelto per la rassegna, dall’insegnante conosciutissima in Città.

Scelta e significato del titolo è lei stessa a spiegarlo in un breve incontro a margine dell’evento.

“Passaggi, intesi come attraversare, comprendere, trasformare, mettersi in gioco, lavorare su sé stessi. Comprendere ciò che ci succede e trasformarlo, plasmare i propri sentimenti, positivi o negativi al proprio carattere alle vicende della vita – spiega Marinella Argetta – agli stati d’animo della persona che cambiano e non sono mai gli stessi. Trasformare tutti gli eventi che ci accadono in positività trasponendoli su una tela attraverso il colore – in questo caso nell’arte figurativa, ma anche nella musica ed in ogni manifestazione artistica. Si potrebbe dire – prosegue – di essere come una sorta di “arteterapista”. L’aspetto rilevante dei lavori che espongo è il colore, la sua forza di trasferire e rappresentare i sentimenti. Si dice spesso che il nero sia in colore della rabbia – a mio avviso non è così – la rabbia, come la passione sono rappresentati dal rosso. In realtà nei miei lavori non c’è mai un solo colore dominante, ma un insieme di colori che esprimono i sentimenti, qualunque sia la loro natura. Partendo dai tre colori primari, giallo, rosso e blu, aggiungo il bianco ed il nero, altro non sono che la somma di tutti gli altri. Nei miei lavori cerco di esprimere la positività, come è avvenuto nella scelta della locandina che riproduce un lavoro il cui titolo è ‘Sognando’ in cui rievoco attraverso aerei di carta e bolle di sapone che, per quelli della mia generazione, rappresentano la spensieratezza, la visione di planare su una città immaginaria, ma al tempo stesso reale come quella in cui si è sviluppata la mia infanzia, l’adolescenza e la fase adulta.”

Nelle sue opere ci sono molte figure femminili, che riprendono lo stile di Modigliani, è una scelta oppure solo un caso?

“È vero, sono le donne, le donne sono un tema ricorrente, quelle che durante i ‘Passaggi’ della vita ho incontrato, con cui ho anche condiviso percorsi impegnativi della mia e della loro vita, a molte di loro ho dedicato una creazione. Una di queste l’ho intitolata non a caso, proprio “Compagna di viaggio” per aver condiviso un momento particolarmente impegnativo della nostra vita. È vero i Grandi della pittura ti condizionano, ma poi prevale sempre la mia vena creativa. Oltre a Modigliani, ci sono anche Felice Casorati, ma l’artista che adoro è senz’altro René Magritte.

Nei miei lavori è molto presente l’influenza di questo Artista, soprattutto nella descrizione dell’uomo, molto vicina a quella del pittore belga. La corrente pittorica a cui mi sento più vicina è quella degli artisti del realismo magico, un surrealismo moderno”.

Quanta emozione per questa prima Personale nella Città di adozione?  

“L’emozione è moltissima, ma anche la paura di far bene, perché Cassino mi accolta dall’infanzia, nell’adolescenza, nell’età adulta, è la città in cui lavoro, in cui vivo. Le aspettative sono tante, così come la paura di aver lavorato bene e di essere apprezzata attraverso i miei lavori. Anche nell’emozione, come si vede, torna il tema dei Passaggi, tema che ispira l’intera mostra”.

L’associazione Pentacromo aggiunge un importante tassello nella cultura delle arti figurative, con la mostra di Marinella Argetta, un’artista di talento, che spazia interamente nell’universo della sua arte e dei sentimenti descritti abilmente su tela. Un’artista nel cui palmares possono iscriversi numerosi premi e riconoscimenti. Fra i tanti basterebbe ricordare il ‘Premio della critica’ a Venezia, ma anche Roma, Terni.

La cultura ancora una volta aiuta a superare gli ostacoli, le avversità, le differenze, i conflitti di cui si sente il bisogno, soprattutto in questo periodo, come in quello della pandemia.

Un importante contributo in tal senso passa anche dai lavori di Marinella Argetta, ma di tutti gli artisti che l’hanno preceduta nelle sale di Pentacromo e di tutti quelli impegnati a diffondere cultura qualunque sia il mezzo.

Inaugurazione della mostra

 

Alcuni dei lavori di Marinella Argetta che verranno esposti nella mostra.